RELIGIONE. È cominciato il mese sacro per i musulmani Pasti ai più poveri per il Ramadan

Digiuno durante il giorno, meditazione e preghiere: è cominciato nella notte tra domenica e ieri il Ramadan, mese sacro dei musulmani. Una ricorrenza molto sentita anche a Cagliari dove vive una folta comunità islamica. Non a caso, ieri, nelle zone più frequentate dagli stranieri, si sentivano spesso le formule di rito per questa occasione, “Ramadan mubarak” (“beato Ramadan”) e “Ramadan karim” (“generoso Ramadan”).
Tanti i precetti che, in questo mese, i musulmani devono seguire: non possono mentire, usare un linguaggio volgare, combattere guerre, fare sesso e fumare. Ma la regola più nota è il digiuno dall'alba al tramonto (da cui sono esentati i minorenni, i vecchi, i malati, le donne che allattano o in gravidanza). Dopo il suhur, il pasto prima dell'alba, si deve restare digiuni fino al tramonto quando può essere consumato un pasto, l'ifatr.
Le due moschee cagliaritane, quelle di via del Collegio e di via XX Settembre, si sono organizzate per offrire la cena, l'iftar appunto, ai più bisognosi («Non solo ai musulmani», chiariscono i rappresentanti islamici in città).
Il Ramadan segue il calendario lunare islamico. E, dunque, si concluderà non il 6 giugno ma due o tre giorni prima (quando comparirà nel cielo una nuova falce di luna). ( mar. co. )