Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Conservatorio compie 80 anni

Fonte: L'Unione Sarda
6 maggio 2019

LA RICORRENZA. Concerti, festival e masterclass per festeggiare il compleanno

 

Da Giusy Devinu ad Anna Tifu: sono tanti i “figli” di piazza Porrino 

 

 

Ha ottant'anni ma fra tre anni festeggerà il secolo di vita. No, non è un paradosso temporale ma solo lo strano destino vissuto dal Conservatorio Pierluigi da Palestrina: quest'anno celebra gli ottant'anni di vita dal momento che divenne “Regio conservatorio” nel 1939 con il decreto legge 1968. Ma la sua storia comincia nel 1922 quando, per iniziativa del sindaco Gavino Dessy Deliperi (l'ultimo sindaco di Cagliari prima del Ventennio fascista), nacque l'Istituto musicale cagliaritano, diretto da Alessandro Peroni.
I festeggiamenti
Un doppio compleanno che il Conservatorio celebra, appunto, con il “Progetto 80-100”, una serie di concerti, festival e masterclass, sotto la direzione artistica del direttore dell'istituzione musicale cagliaritana Giorgio Sanna, che partiranno l'otto maggio e proseguiranno sino alla fine dell'anno. Poi, nel 2022, le celebrazioni per il secolo di vita.
La storia
Un'intuizione lungimirante quella di Dessy Deliperi: sino alla Seconda guerra mondiale Cagliari era quasi la capitale italiana della “musica colta”. «Secondo il grande tenore Mario Del Monaco», racconta Sanna, «gli eventuali fischi ricevuti a Cagliari rappresentavano un giudizio quasi inappellabile». Una città legatissima alla musica. E quel sindaco decise di fondare “con criteri razionali” e con “sufficienza di mezzi” una scuola municipale per l'insegnamento della musica. Non solo: le riservò uno spazio prestigioso, il piano inferiore del Palazzo di città.
La svolta
Due anni dopo la creazione dell'Istituto musicale divenne direttore Renato Fasano, il compositore napoletano che legò a doppio filo il suo nome al Conservatorio. Non solo per la sua lunga permanenza in città ma anche per il fatto che, nel Dopoguerra, sollecitò più volte il ministero della Pubblica istruzione, chiedendo il restauro della chiesa di Santa Teresa in piazza Dettori e la trasformazione in auditorium. Nel 1953, fu proprio lui, con il suoi “virtuosi di Roma”, a inaugurare quella sala. E, nel 1977 presenziò anche all'apertura dell'auditorium di via Bacaredda.
Le figure
Ma un altro personaggio merita una citazione: Oscar Crepas, ribattezzato “l'eterno secondo” (arrivò solo a diventare reggente dal 1943 al 1947). Ma fu lui, insieme al neo presidente Raimondo Orrù, a mettere in salvo dai bombardamenti tutto il patrimonio della biblioteca, portandolo a Gesturi. E, proprio grazie a queste figure, sono usciti da quelle aule musicisti di grandissimo livello: la violinista Anna Tifu e il contralto Bernadette Manca di Nissa sono solo le ultime perle dell'immensa “nidiata”. Ma, prima di loro, ci sono stati immensi artisti, come il soprano Giusy Devinu, il compositore Franco Oppo (grandissimo interprete della tradizione musicale sarda) e il flautista Gesualdo Pellegrini.
La situazione
Ma il Conservatorio vuole ancora sfornare talenti: attualmente sono circa un migliaio gli studenti iscritti, seguiti da 133 docenti. Ragazzi di tutte le età, dai piccoli delle Elementari sino agli studenti universitari (e ci sono anche adulti). Una scuola che regge, nonostante le difficoltà. A cominciare da quelle degli studenti: in passato trasformare la passione per la musica in lavoro era, tutto sommato, semplice. Ora non più. E gli studenti più grandi si ritrovano, spesso, a dover frequentare in contemporanea l'università e il conservatorio (che dà il titolo di accademici di primo e secondo livello).
Marcello Cocco