Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ascensori, è la volta buona?

Fonte: L'Unione Sarda
6 maggio 2019

CASTELLO. Ci sono i documenti anche per gli impianti del Bastione e dell'ex Unione Sarda

 

Santa Chiara, manca soltanto una firma: la prossima settimana si parte

 

 

Qualunque gesto scaramantico è consentito, visto quello che è accaduto in passato. Ma, forse, è davvero la volta buona: i tre ascensori che portano in Castello stanno per essere messi in funzione. In tempi differenti: il primo a essere operativo sarà quello di Santa Chiara che, forse, verrà aperto la prossima settimana. Per gli altri due occorrerà attendere un po' di più. Ma non troppo: l'iter burocratico è a buon punto.
La procedura
Il primo a essere riaperto, si diceva, sarà l'impianto di Santa Chiara. Gli ascensori sono considerati, a tutti gli effetti, mezzi di trasporto pubblico e, prima di diventare operativi, dopo i collaudi e le certificazioni da parte del Comune, devono passare al vaglio dell'Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi), un organo periferico del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Un controllo che serve a verificare la correttezza degli atti tecnico-amministrativi: viene effettuato dagli uffici cagliaritani dell'organo e, dopo la verifica, passa a Roma per la firma. Ecco, per l'ascensore di Santa Chiara, si è proprio in questa fase: nelle scorse settimane l'Ustif ha richiesto un'integrazione documentale che è arrivata. Visto che era tutto a posto, da Cagliari i documenti sono partiti per Roma. Ora, dunque, manca soltanto un ultimo passaggio, la firma dalla Capitale. Che, garantiscono, arriverà nel giro di pochi giorni.
Il blocco
Una serie di rallentamenti legati a un macchinoso sistema burocratico, non certo all'Ustif, spesso indicato come il responsabile del blocco. «Noi», spiegano dagli uffici cagliaritani, «ci limitiamo a verificare i documenti che arrivano. Se non ci vengono inviati, non possiamo fare nulla». Oltre tutto, quello dell'Ustif è un controllo più formale che sostanziale. Non ci sono, per intendersi, da fare collaudi o verifiche tecniche che competono, invece, a chi sta installando l'impianto. Il problema è che sino a qualche giorno fa nessun documento relativo agli impianti del bastione di Saint Remy e dell'ex Unione Sarda era partito dagli uffici del Comune.
Il Bastione
Una pessima notizia, apparentemente, visto che, dopo le dimissioni del sindaco Massimo Zedda, c'era il rischio che la macchina comunale si bloccasse, limitandosi all'ordinaria amministrazione. In realtà, l'ufficio Mobilità, infrastrutture viarie e reti, quello che ha competenza sugli ascensori, ha continuato a lavorare. E, proprio pochissimi giorni fa, da piazzale Alcide De Gasperi, sono partiti tutti i documenti che attestano i collaudi dei due impianti e le relative certificazioni.
I tempi
Dunque, quella che inizia domani potrebbe rivelarsi la settimana decisiva: i tecnici dell'Ustif verificheranno la correttezza degli atti. Se sarà tutto a posto, la documentazione partirà per Roma dove avrà la vidimazione ufficiale. In caso contrario, potrebbe esserci la richiesta di un'integrazione documentale. Niente di particolarmente complesso, in ogni caso. Entro l'estate, i tre impianti potrebbero davvero diventare operativi. E, questa volta, continuativamente dal momento che gli ascensori già installati non avranno certo gli stessi problemi dei precedenti, nati con un vizio “congenito”: nei tempi in cui vennero sistemati, all'alba del nuovo millennio, erano certamente all'avanguardia. Ma si trattava pur sempre di impianti progettati per interni che, con il tempo, hanno cominciato a evidenziare tutti i problemi che cittadini e turisti hanno avuto modo di conoscere in questi anni.
Marcello Cocco