Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La “via crucis” degli Artieri di Stampace

Fonte: L'Unione Sarda
17 aprile 2019

MARTEDÌ SANTO.

Folla dietro i simulacri del Lonis per il giro delle sette chiese La “via crucis” degli Artieri di Stampace Da San Michele è passata in tutti i quartieri del centro storico

Alle tre in punto i cupi colpi di tamburo aprono la processione de Is Misteris . In via Azuni, davanti alla chiesa di San Michele dei Gesuiti, due ali di folla accolgono, in un silenzio surreale, il passaggio delle sette statue del Lonis: da quella, grandiosa, dell'agonia nell'Orto degli Ulivi ai simulacri del Cristo catturato, alla colonna della flagellazione, coronato di spine, caduto sotto il peso della croce e, infine, crocifisso.
Sette stazioni
Sono le sette stazioni di questa prima “via crucis” che anticipa i riti del Triduo pasquale del giovedì, venerdì e sabato santo. Sette soste come sette sono i dolori della Madonna che chiude questo corteo in una nuvola di fiori rossi, colore del sangue e del martirio salvifico del suo Figlio.
Strade come altari
Le strade del centro storico sono, e saranno per i prossimi giorni, le navate di una immensa basilica a cielo aperto. Da Stampace il corteo risale alla parte alta della Marina alle Monache Cappuccine di via Cima, quindi lo “strappo” su in Castello verso la Cattedrale. Si discende a Villanova per un'altra sosta a San Giovanni, cuore dei riti pasquali per tornare in Marina a Santa Rosalia e chiudere questo primo giru de is setti cresias a Sant'Anna di Stampace prima della chiusura a San Michele, quando ormai è sera inoltrata.
Il prologo
Era stata l'Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso, venerdì scorso, a dare inizio ai riti della Settimana santa cagliaritana con la prima processione dei Misteri al venerdì di Passione. Domenica scorsa, con la benedizione delle palme, l'inizio della grande settimana con il discendimento del maestoso Cristo di San Giovanni e la vestizione del simulacro della Madonna Addolorata.
Messa degli Oli
Oggi si chiudono le “Quarant'Ore”, esposizione continuata del Santissimo Sacramento (in alcune chiese anche per tutta la notte) perché da domani, Giovedì santo, si entra nel Triduo pasquale, fonte e culmine di tutto l'Anno liturgico. Al mattino si celebra la solenne Messa crismale (o “degli Oli”) presieduta dal vescovo nella sua chiesa cattedrale, attorniato dal clero e dai religiosi della diocesi: nel rito si benedicono l'Olio dei catecumeni (per i battesimi), l'Olio degli infermi (per l'unzione dei malati) e il Sacro Crisma per le ordinazioni sacerdotali.
In coena Domini
Alla sera il memoriale dell'Ultima cena: il sacerdote, lasciati i paramenti, si cinge di un asciugatoio e ripete il gesto della Lavanda dei piedi compiuto da Gesù nelle sue ultime ore di vita. Le specie eucaristiche vengono quindi custodite in un altare laterale, detto della Reposizione, ornato con ceri, fiori e su nenniri . Altari che saranno meta di un silenzioso pellegrinaggio notturno che proseguirà, all'indomani, Venerdì santo, giornata del silenzio con le grandiose processioni del Cristo morto.
Paolo Matta