Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il bastione nascosto da erba e transenne Santa Caterina: i lavori sono fermi, il monumento non è fru

Fonte: L'Unione Sarda
16 aprile 2019

COMUNE.

Il progetto per la messa in sicurezza ha il via libera della sovrintendenza

Il bastione nascosto da erba e transenne Santa Caterina: i lavori sono fermi, il monumento non è fruibile 

In quel bastione Alberto Lamarmora aveva fatto erigere una torre a forma di nuraghe. Quel bastione, intitolato a Santa Caterina, è diventato il regno di transenne, erbacce e macerie. Un peccato anche perché i lavori infiniti impediscono ai cagliaritani di scoprire un monumento di incredibile bellezza che si nasconde proprio sotto il bastione. «Non avevo idea», afferma la sovrintendente Maura Picciau, cagliaritana ma rimasta, per lavoro, a lungo lontana dalla città, «che ci fosse un posto così affascinante. Quando sono scesa per la prima volta, ho provato una grande emozione».
La situazione
Una sensazione che, è auspicabile, in tempi brevi, dovrebbero provare anche i cagliaritani: il progetto del Comune per la messa in sicurezza e la valorizzazione ha avuto l'ok dalla sovrintendenza. «È stato fatto molto bene», riprende Picciau, «dai tecnici del Comune. Alla fine dei lavori l'ipogeo potrà essere visitato dagli studiosi e, naturalmente contingentati, anche dai cittadini». Le dimissioni del sindaco Massimo Zedda hanno rallentato l'iter burocratico: in questi giorni non si vedono operai nel cantiere. Ma la nuova Giunta che scaturirà dalle elezioni di giugno potrà da subito fare tutti gli atti necessari per la ripresa dei lavori.
Il monumento
E, quando sarà finalmente visitabile, racconterà la città. «È uno spaccato verticale della storia di Cagliari», spiega Giovanna Pietra, l'archeologa della sovrintendenza che si occupa del monumento. In quel luogo sono custodite testimonianze della preistoria, dei periodi punico e romano, del medioevo e del post medioevo. «Inoltre», aggiunge Pietra, «merita di essere valorizzato perché ha un livello di conservazione come pochi altri luoghi. In Sardegna, è l'unico così». Pietra è entusiasta. «Il progetto restituirà alla città un monumento di grande importante».
I problemi
In attesa che i cagliaritani scoprano questo luogo, le transenne sono fonte di disagio per i residenti di Castello. E per i bambini che frequentano la scuola di Santa Caterina che si affaccia proprio sul bastione. «Noi», interviene Massimo Spiga, dirigente scolastico dell'istituto, «siamo imprigionati. Prima della chiusura, facevamo svolgere le attività all'aperto in quella piazza. Certo, adesso possiamo portare i nostri alunni nel bastione di Saint Remy. Ma l'attraversamento della strada, visto che le strisce pedonali finiscono nella recinzione, non è in sicurezza». I residenti di Castello sono rassegnati: sanno che, alle 8.30 e alle 16.30, orario di entrata e di uscita degli alunni, si formano lunghissime file. «E non sono solo le auto», aggiunge Spiga, «che bloccano il traffico: quando escono trecento bambini, anche i genitori che vengono a piedi creano problemi. Abbiamo chiesto più volte di portare indietro di tre metri le transenne. È stato inutile».
Marcello Cocco