CAGLIARI, Bandiera lgbt sulla facciata del Palazzo comunale contro il congresso sulla famiglia di Verona
Mentre a Verona, questa mattina, è iniziata la tredicesima edizione del World congress of families all’insegna dello slogan “Il vento del cambiamento: l’Europa e il movimento globale pro-family”, il Comune di Cagliari, ancora guidato dal dimissionario sindaco Zedda, ha avuto un ultimo ‘colpo di coda’, aderendo a Ready (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere).
Sino a domenica 31 marzo, data di chiusura del congresso di Verona, l’amministrazione di centrosinistra ha deciso di esporre sulla facciata di via Roma del Palazzo comunale la bandiera arcobaleno lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali).
Recentemente alcune amministrazioni locali (tra queste Pistoia, Arezzo, Trieste, Sesto San Giovanni, Piacenza, Friuli Venezia Giulia) sono uscite dalla rete (che conta una quarantina di enti locali) per dire “basta all’inserimento nelle scuole e nella società della propaganda gender a spese dei contribuenti, alla martellante propaganda della lobby lgbtqia (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer, intersessuali ed asessuali, ndr), soprattutto a spese delle istituzioni pubbliche”. (red) (foto di repertorio)
(sardegna.admaioramedia.it)