Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arriva il 5G ma non sarà cinese Le novità del progetto futuristico per realizzare la “città intellig

Fonte: L'Unione Sarda
30 marzo 2019

INTERNET SUPERSONICO.

Una società italiana gestirà la piattaforma con tre nuove antenne

Arriva il 5G ma non sarà cinese Le novità del progetto futuristico per realizzare la “città intelligente” 

Il traffico della rete 5G che porterà in città l'internet supersonico non sarà gestito dai cinesi di Huawei ma da una società italiana di cui ancora non è stato svelato il nome. Questo per evitare qualunque polemica politica su azioni di spionaggio vere o presunte, mettendo al riparo l'importantissimo progetto da remote ma sempre possibili ripercussioni negative.
La decisione è stata presa di recente dal Joint Innovation center (JIC) - il laboratorio congiunto tra CRS4, la stessa Huawei e la Regione dedicato a progetti di ricerca sulle Smart & Safe City - incaricato appunto di sfruttare la tecnologia in 5G che presto sarà disponibile all'ombra della Sella del Diavolo. Come è noto Cagliari è stata infatti inserita dal Mise nell'elenco delle sei città italiane in cui sperimentare l'ultima generazione di connessione internet, che sarà disponibile su larga scala solo fra due anni.
Le tre antenne
Attualmente sono in corso i sopralluoghi per scegliere dove installare le tre stazioni di antenne che garantiranno la copertura della rete 5G in tutta la città e sono stati già individuati alcuni punti sufficientemente alti. Dal CRS4 però preferiscono tenere riservata l'ubicazione, ufficialmente in attesa di ottenere le autorizzazioni di Arpas e Asl ma probabilmente anche perché si temono azioni di disturbo da parte di qualche comitato anti antenne.
Smart Cagliari
Ma come funzionerà il sistema? «Stiamo realizzando una piattaforma che metterà in correlazione tutti i dati provenienti da vari soggetti pubblici e privati - spiega Lidia Leoni, responsabile scientifica del JIC e direttrice del settore “partnership strategiche” del CRS4 -, in modo che le autorità ma anche i cittadini prendano in ogni circostanza la decisione migliore e più efficiente». Ad esempio non solo sarà possibile svuotare un cestino o un'isola ecologica non appena è colma di rifiuti ma anche farlo all'ora giusta senza creare problemi alla circolazione stradale. Oppure si potrà sospendere l'irrigazione in un parco pubblico se le previsioni meteo annunciano pioggia. Sul fronte sicurezza invece le telecamere installate in città potranno segnalare assembramenti pericolosi oppure - grazie alla tecnologia del riconoscimento facciale - comportamenti e persone sospette inserite in qualche blacklist.
Il super calcolatore
Il supercervellone elettronico da 5 petabyte di dati del JIC sarà insomma alimentato da un sistema nervoso formato da centinaia di sensori, telecamere, stazioni di rilevamento e più in generale da tutte le informazioni presenti in rete, formando così un unico “tessuto digitale metropolitano”. «Oggi si risolve un problema per volta e ognuno lo fa nel suo ambito - prosegue Leoni -, da domani invece tutte le informazioni disponibili saranno elaborate dalla piattaforma che userà le reti non solo in 5G ma anche in 4G e in fibra ottica a seconda delle esigenze. Ciò consentirà di avere una città più sicura ed efficiente, ma anche che le nostre imprese siano un passo avanti rispetto alle altre».
Il Comune
Nel progetto per ora sono coinvolti Aeroporto, Autorità portuale, Camera di Commercio, Ctm, Arst, Università e Cagliari Calcio. E ovviamente anche il Comune, che sta già fornendo al JIC i dati digitali a sua disposizione. «La nostra amministrazione è da sempre considerata tra le più smart d'Italia - dice l'assessora Claudia Medda -, in questi anni abbiamo avviato molti progetti innovativi e di best practice, come ad esempio l'installazione di speciali sensori nei parcheggi per disabili che avvisano se lo stallo è libero. Naturalmente qui siamo di fronte a qualcosa di più grande e all'avanguardia, una eccezionale occasione per noi e per la Sardegna». A Cagliari il futuro sta già arrivando.
Massimo Ledda