Di Paolo Rapeanu
Quindicimila cagliaritani non hanno mai versato un solo centesimo per pagare i rifiuti. Si tratta di cittadini che lavorano “soprattutto in uffici e studi professionali”. La comunicazione arriva dagli uffici comunali dei Tributi. E i denari che mancano all’appello sono tanti: sinora è stato possibile recuperare 1,7 milioni di euro, con tremilacinquecento “ex furbetti” che sono stati costretti a mettersi in regola e pagare. Un tran tran andato avanti per decenni, facilitato anche dalla presenza dei cassonetti e da controlli che non sono mai stati svolti in modo capillare. C’è anche questo aspetto dietro la Tari molto alta che, anche quest’anno, i cagliaritani dovranno pagare: le riduzioni promesse dal Comune arriveranno, se non ci saranno intoppi, solo l’anno prossimo e dunque nella prossima bolletta.
“Facendo due conti, se con 3500 persone abbiamo recuperato un milione e settecentomila euro vuol dire che, dovendo arrivare a quota quindicimila, i soldi da riscuotere sono ancora molti”, spiegano ancora dall’ufficio dei Tributi. Scovati anche molti cittadini che hanno pagato una Tari inferiore in modo, almeno in parte, “inconsapevole”: si tratta di quelli che hanno effettuato delle modifiche nella propria abitazione – l’allargamento di un balcone, per esempio – e non lo hanno dichiarato.