PRIMO MAGGIO. Cori di sole donne per i canti religiosi lungo il percorso
Zedda e Cilloccu presentano l'edizione della festa numero 363
Il voto a Sant'Efisio sarà sciolto per la 363ª volta, ma sarà una festa diversa: perché il primo maggio la città non avrà un sindaco (l'attende ben altro voto, dopo le dimissioni di Massimo Zedda) e perché, a rappresentare il Comune, per la prima volta sarà una donna. L'Alter Nos si chiamerà Raffaella: Lostia, dipendente comunale. Novità importanti, per il rito religioso e turistico più importante della Sardegna. L'edizione 363 (non si interruppe nemmeno sotto le bombe degli Alleati nel 1943) è stata presentata da Zedda e dall'assessora al Turismo, Marzia Cilloccu. Donna l'Alter Nos, femminili anche i cori: a quelli di Baunei, Orosei e Quartucciu spetterà intonare i canti religiosi in via Sassari, piazza del Carmine e nel largo Carlo Felice. È una delle tante iniziative organizzate dal direttore artistico, Ottavio Nieddu.
I numeri della Festa
Imponente, al solito, la macchina organizzativa: 91 associazioni di devoti a piedi, 205 cavalieri, 20 traccas, sei formazioni di suonatori di launeddas, quattro plotoni di Miliziani a cavallo (in tutto, sono 56) e poi gli strumentisti e i cori, formati da 118 persone. Ma al di là dei freddi numeri, la Festa che sta per essere dichiarata Patrimonio immateriale dell'Umanità dall'Unesco offre la consueta magia tra fede religiosa e tradizione. C'è anche un ricco programma di iniziative collaterali alla sfilata del primo maggio.
La presentazione
«Ringraziamo», ha detto Marzia Cilloccu, «i Comuni di Pula, Villa San Pietro, Sarroch e Capoterra, impegnati con noi». Il sindaco Zedda confida nella riuscita «di una festa religiosa e di popolo per la quale abbiamo favorito la vicinanza della gente al cocchio, eliminando sempre più gli orpelli che creavano distanza fisica e spirituale». Guido Portoghese, presidente del Consiglio comunale, è di Villanova, «quindi legatissimo al rito, particolarmente al rientro il 4 maggio». Plaude all'impegno del Comune don Walter Onano, della Diocesi: «Cagliari dimostra di saper onorare i propri santi». Giancarlo Sanna è il presidente dell'Arciconfraternita del Gonfalone: «Siamo i custodi del voto, curiamo l'aspetto religioso coordinandoci con i Municipi e con la famiglia Ballero».
Gli altri Comuni
Carla Medau, sindaca di Pula, lancia un appello alla Regione: «La chiesa di Sant'Efisio è pericolante: si deve intervenire». L'assessore al Turismo di Capoterra, Beniamino Piga, informa che viale Sant'Efisio è stato impreziosito da cinque sculture di artisti sardi e il vice sindaco di Villa San Pietro, Salvatore Sirigu, sottolinea «la coesione sociale che in paese la Festa genera: tutti lavorano affinché riesca al meglio».
Luigi Almiento