Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Proclamazione in settimana, ma c'è già l'ombra dei ricorsi Il caos nello spoglio: pareri giuridici s

Fonte: L'Unione Sarda
19 marzo 2019

Verbale di 300 pagine all'esame dell'Ufficio elettorale

Proclamazione in settimana,
ma c'è già l'ombra dei ricorsi Il caos nello spoglio: pareri giuridici sulle ripartizioni 

 

Cinque anni fa, quando vinse il presidente Francesco Pigliaru, la proclamazione degli eletti arrivò 24 giorni dopo il voto. La volta precedente, nel 2009, il governatore Ugo Cappellacci dovette attendere appena 11 giorni. A oggi sono trascorsi 23 dall'elezione che ha visto trionfare, con il 46 per cento delle preferenze, il candidato sardista Christian Solinas e la coalizione del centrodestra: e se la proclamazione degli eletti non dovesse arrivare entro domani, si registrerà un nuovo record negativo nella storia delle elezioni regionali della Sardegna.
Conteggi dopo il voto
Una cosa è certa. La responsabilità delle lungaggini e dei ritardi non dipende certamente dall'Ufficio Centrale Circoscrizionale della Corte d'Appello che, appena qualche settimana fa, aveva ricevuto i complimenti formali dei massimi organi dello Stato per la gestione delle elezioni suppletive del collegio di Cagliari. Al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Cagliari, dove si chiuderà la procedura elettorale, i documenti completi di tutti i seggi dell'Isola sono arrivati solo sabato mattina. Da quel momento, sia i giudici, come i dirigenti e i funzionari, stanno lavorando senza sosta alla verifica del verbale di oltre 300 pagine che chiuderà la procedura. Impossibile prevedere quando arriverà la proclamazione: ma i ben informati scommettono che si chiuderà entro le prossime ore. Non comunque oltre la settimana.
I due pareri legali
Nel frattempo in Corte d'Appello sono arrivate le due memorie avanzate da Forza Italia e dai Riformatori Sardi che sostengono tesi opposte: la prima rivendica per gli azzurri l'attribuzione di un sesto seggio in Consiglio regionale, la seconda punta a far riconoscere ai Riformatori il quarto scranno. Un complesso gioco di resti e coefficienti che ora dovrà essere calcolato e risolto dall'Ufficio Centrale Circoscrizionale.
Possibili ricorsi
E se in Corte d'Appello si lavora senza sosta per chiudere i verbali, in tanti già scommettono sull'imminente arrivo di una vera e propria pioggia di ricorsi al Tar da parte dei candidati esclusi già all'indomani della proclamazione. In vari casi, infatti, ci sarebbero scarti di una manciata di voti. Un caos, anche in questo caso, che in tanti riconducono alla complessità della legge elettorale che ha rallentato localmente lo spoglio e tolto il sonno agli scrutatori dubbiosi sull'attribuzione delle singole preferenze.
Il pool di esperti
Ad affiancare l'Ufficio centrale circoscrizionale della Corte d'Appello, come aveva chiarito in una nota due settimane fa la presidente Gemma Cucca, c'è un team di esperti chiamati a esaminare verbali e schede dubbie. Da sciogliere c'è anche il nodo sulla compensazioni tra collegi per capire come assicurare seggi all'Ogliastra e il Sulcis che, da un primo esame, non avrebbero raggiunto la soglia minima di quoziente per esprimere consiglieri. Negli uffici, i giudici ed i funzionari lavorano senza sosta per chiudere il maxi-verbale già nelle prossime ore. Tutti appaiono fiduciosi, ma se poi si chiede di ufficializzare una data le bocche restano cucite e nessuno azzarda una previsione.
Francesco Pinna