Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sciopero del clima, milioni di studenti in coro: «Stop Co2»

Fonte: L'Unione Sarda
18 marzo 2019

In Italia 200 le città coinvolte Sciopero del clima,
milioni di studenti
in coro: «Stop Co2» La protesta invade ogni angolo del pianeta
sulla scia dell'esempio di Greta Thunberg 

«State distruggendo il nostro futuro». Dall'Australia all'Uganda, passando per Giappone, India, Europa, decine di migliaia di giovani del mondo intero hanno aderito allo sciopero per il clima, scegliendo di saltare le lezioni a scuola per chiedere ai politici di agire davvero contro il cambiamento climatico. Un fiume colorato di bambini e ragazzi che a centinaia di migliaia sono scesi nelle piazze anche in Italia per gridare: «Cambiamo tutto!» In duecento tra città e piccoli centri, gli studenti italiani sono stati protagonisti per un giorno. «Non c'è più tempo», «State uccidendo la terra» e «Stop Co2», sono solo alcuni degli slogan scritti su cartelli e striscioni colorati.
L'appello su Facebook
Le proteste seguono le orme di Greta Thunberg, la 16enne svedese diventata icona del movimento dei giovani per il clima da quando ha lanciato il suo sciopero settimanale dalla scuola: per mesi, tutti i venerdì ha portato davanti al Parlamento di Stoccolma un cartello con la scritta «Sciopero della scuola per il clima»; a poco a poco la protesta si è estesa a macchia d'olio ad altri Paesi, portando settimanalmente in strada migliaia di studenti per esempio in Belgio e in Germania. Secondo Greta, che è stata proposta per il Nobel per la Pace del 2019, sono 123 i Paesi in cui i giovani sono scesi in piazza. Lei, dal canto suo, è tornata davanti al Parlamento svedese, a fianco di diverse centinaia di giovani. «Noi siamo appena venuti al mondo, con questa crisi dovremo viverci noi, i nostri figli e nipoti e le generazioni future, non la accetteremo», ha avvertito Greta. Lo spirito del global strike lo spiega chiaramente l'appello pubblicato su Facebook: «Scioperiamo per dire ai nostri governi di fare i compiti e mostrarci le prove!». Le prove che il mondo stia adottando le misure necessarie per limitare il riscaldamento globale a +2°C rispetto al livello dell'era pre-industriale, come previsto dagli accordi sul clima di Parigi da cui gli Usa di Donald Trump si sono ritirati.
I cortei colorati
Oltre duemila gli appuntamenti nel venerdì di sciopero globale: in testa per numero di eventi organizzati Italia, Francia e Germania. Greta Thunberg ha twittato foto di cortei in Giappone, a Helsinki a Venezia, in Lussemburgo o ancora nell'arcipelago di Vanuatu. Il che rende l'idea di come la protesta abbia invaso le strade di ogni angolo del pianeta: da Nuova Delhi a Sydney (dove gli studenti hanno evidenziato in particolare i rischi per la barriera corallina), da Kampala in Uganda alle Mauritius, nonché a Bangkok e Hong Kong. In Europa, circa 2mila in piazza a Varsavia, migliaia a Bratislava e tantissimi in diverse città della Germania, fra cui Berlino e Monaco. Cortei anche a Parigi e a Londra, dove migliaia di giovani hanno protestato davanti a Buckingham Palace dopo essere passati davanti a Downing Street.
Conte e Mattarella
«I capi di Stato e di Governo - ha detto il premier italiano Giuseppe Conte - non solo hanno l'obbligo morale di ascoltare il grido d'allarme che si sta sollevando da ogni angolo del mondo, ma devono concretamente adoperarsi. L'ignavia sarebbe una imperdonabile colpa storica». Secondo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella «i giovani ricordano a tutti, particolarmente a chi ha responsabilità di dirigere, l'esigenza di difendere il clima e l'ambiente sulla terra».