POETTO.
Lunghe code e caccia al parcheggio per il primo assaggio di primavera
Domenica sotto il sole e in fila Migliaia di cagliaritani hanno invaso la spiaggia e i chioschetti
Sole primaverile, leggera brezza e colori brillanti per l'ultima domenica d'inverno. Condizioni irresistibili per migliaia di cagliaritani che ieri hanno invaso il Poetto. Presi d'assalto i chioschi del lungomare e gli autobar di fronte al Lido che, tra panini, cocktail, gelati e pranzi, hanno fatto affari d'oro. Qualche problema al rientro, per il lungo serpentone di lamiere che nell'ora di punta ha raggiunto la rotatoria dell'ippodromo.
L'assalto
Il rituale è stato rispettato. Con il primo sole di stagione, dopo alcune giornate sferzate dal maestrale, i cagliaritani non si sono lasciati sfuggire una salutare passeggiata all'aria aperta. Quale migliore opportunità del Poetto, a due passi dal centro. In molti hanno optato per la bicicletta, altri non sono riusciti a fare a meno dell'auto.
Già alle 10 le prime macchine dirette al mare erano in coda alla rotatoria dell'Amsicora. È solo il preludio di quello che sarà un assalto a tutti gli effetti. Con l'approssimarsi dell'ora di pranzo il flusso si è fatto più intenso. A mezzogiorno si marciava solo a passo d'uomo. Via Vergine di Lluc era un imbuto. Il primo intoppo, una volta superato il semaforo di San Bartolomeo, è stata la rotatoria di Marina Piccola. Il tappo era all'ingresso del parcheggio di Marina Piccola. Lo sterrato in poco tempo è stato completamente occupato. È iniziata così la caccia al parcheggio. Una ricerca estenuante. Dalla Prima fermata sino all'ospedale Marino non c'era un posto libero. Anche gli stalli del Lido e del Cavalluccio Marino, nonostante l'opera dei ragazzi extracomunitari che si sbracciavano per indicare spazi liberi, erano sold out . I più pazienti alla fine sono riusciti nell'impresa e hanno conquistato il tanto agognato parcheggio.
Il lungomare
Di corsa, in bicicletta, sullo skate. La pista ciclabile del lungomare è l' aperitivo ideale. Un po' di movimento prima di pranzo stimola l'appetito. C'è chi chiacchiera sulle panchine e chi, con abbigliamento forse troppo pesante per l'occasione, passeggia lungo il tracciato. Qualche genitore ne approfitta per insegnare al figlio a tenere l'equilibrio sulle due ruote o sulla tavola da skate.
In spiaggia
Ma il vero paradiso è sulla spiaggia. L'erosione ha “rubato” alcuni metri di sabbia, ma poco importa. La stagione non è ancora iniziata e gli stabilimenti balneari non hanno ancora piazzato gli ombrelloni. Lo spazio non manca.
Nei chioschi e nei bar del Lido e del D'Aquila non c'è un attimo di tregua. Panini e bibite nella maggior parte dei casi possono essere sufficienti per un pasto all'aria aperta baciati dal sole. Non mancano gli amanti della tintarella, che in costume sfidano i raggi del sole. Molti sono già abbronzati, segno che per loro è estate tutto l'anno.
In acqua
Ci sono poi i temerari, quelli veri, che con coraggio sfidano l'acqua che, nonostante il sole, resta ancora fredda. In sup, con la tavola da surf o con la muta per una nuotata con partenza dalla Sella del Diavolo. Tutto va bene pur di fare un bagno.
Il rientro
Dopo il pasto il rientro. Alle 16 il traffico va in tilt. Molti preferiscono passare da Quartu pur di non affrontare la coda di viale Poetto. Ma ne vale la pena.