SICUREZZA.. Dopo gli ultimi episodi di cronaca il sindacato ha chiesto corsi di formazione per gestire le emergenze
L'ultimo episodio ad alto rischio è di pochi mesi fa. A Pirri un uomo ha lanciato una bombola e esploso alcune fucilate a salve contro gli agenti della Squadra mobile quelli della Polizia locale e i medici del 118 che avrebbero dovuto sottoporlo a un accertamento sanitario domiciliare. Situazione pericolosa che ha generato il panico nel quartiere e fatto temere per l'incolumità degli operatori intervenuti sul posto e del paziente.
La statistica
Solo uno dei tanti casi finiti nelle cronache tra quelli legati ai trattamenti obbligatori sanitari. Centoventi all'anno, otto al mese e solo nel capoluogo sardo. Attività che coinvolge la Polizia locale (chiamata a far rispettare l'ordinanza che deve essere firmata dal sindaco), la polizia di Stato, i carabinieri, vigili del fuoco e gli operatori del servizio 118.
La parola d'ordine è difendere ad ogni costo il malato psichico non certo responsabile di quei comportamenti che sfociano a volte nella violenza. Sta di fatto che a non essere sufficientemente tutelati sono proprio gli uomini delle forze dell'ordine e i medici chiamati ad intervenire. Sono stati loro stessi a sollevare il problema. In testa il Sulpl-Diccap, il sindacato unitario dei lavoratori della Polizia locale, che da più di un anno lamenta un'inadeguata formazione del personale legata proprio a interventi di accertamenti o trattamenti sanitari obbligatori.
Il seminario
Aso e Tso saranno ora al centro di un seminario che si svolgerà lunedì dalle 8,30 alle 14 nella sala convegni dell'ex Distilleria di via Ampere a Pirri. «L'accertamento e il trattamento - spiegano Giuseppe Mancosu, istruttore referente Ipts per la Sardegna e l'istruttore Salvatore Pinna - rappresentano l'innovativa concezione, per l'epoca, derivata dal lavoro dello psichiatra Franco Basaglia e la legge 180 che prese il suo nome. Questa legge costituì il pilastro della psichiatria moderna che riconosce al malato psichiatrico gli stessi diritti degli altri pazienti. Non sarà più curato con la rimozione dalla società e la custodia, ma in virtù di una libera scelta, salvo nei casi di Aso e Tso».
Da allora la materia è stata regolamentata da numerose circolari che hanno cercato di segnare la via e dettare le linee guida d'intervento. «Ma anche - come confermano tante pagine delle cronache - colmare alcune lacune».
Il programma
L'esigenza di organizzare un corso che possa fornire agli addetti ai lavori le competenze necessarie per affrontare le situazioni di emergenza, nasce dall'analisi dei dati che raccontano la realtà quotidiana. Il seminario al quale parteciperanno i responsabili dei Servizi e dei Corpi di Polizia locale dell'intera Sardegna non sarà riservato ad agenti e dirigenti delle Municipali, ma esteso alle altre forze dell'ordine, ai vigili del fuoco e al personale del 118, agli operatori Assl, psicologi, avvocati e associazioni di volontariato. «Il nostro obiettivo - spiega Giuseppe Mancosu - è quello di stimolare e sensibilizzare ogni utile intervento per giungere alla conoscenza di strumenti e di protocolli operativi di sicurezza finalizzati a garantire l'incolumità del cittadino e dell'operatore di polizia durante i sempre più frequenti interventi in soccorso a pazienti affetti da patologia psichiche».
Il docente
A intervenire durante il seminario formativo sarà Cristiano Curti Giardina, presidente dell'Ipst e docente dell'Associazione nazionale Polizia locale d'Italia.
Andrea Piras