Di Ennio Neri
Tensione nella seduta del consiglio comunale di oggi. Una delle ultime prima del commissariamento previsto tra 19 giorni. L’annuncio in aula delle dimissioni ha acceso il dibattito. Il centrodestra, con una lunga serie di interventi, ha bocciato i due anni e mezzo di giunta Zedda. Il Pd ha difeso il primo cittadino che in conclusione ha replicato alle accuse.
“Lei è sparito per tre mesi”, ha attaccato Stefano Schirru, Psd’Az, “e ha usato il comune trampolino. Ci sta facendo un regalo ci sarà il centrodestra e risolveremo i problemi che lei ha lasciato in piedi. Molti assessori non li vedevamo da molto. Ci sarebbe piaciuto che lei avesse ricordato Ghigo Solinas, Paolo Carta e Sandro Vargiu”. Alessio Mereu, Fdi ha ricordato “l’enorme potere lasciato in mano al direttore del Ctm”, mentre Piergiorgio Massidda, Cagliari16, ha sottolineato che il primo cittadino ha utilizzato “le stesse parole di Renzi al momento dell’addio”. Giorgio Angius, Riformatori ha elencato i nodi irrisolti “Fiera, anfiteatro, ippodromo, Calamosca e vecchio ospedale marino”. Alessandro Sorgia, gruppo misto ha parlato di “cittadini sedotti e abbandonati”, mentre Pierluigi Mannino, Fdi, ha definito Zedda “S’accabadori” e non vede nel suo gesto “nulla di nobile, ma solo una fuga da responsabilità”. Federico Ibba dei Popolari ha ricordato “gli ex lavoratori De Vizia che protestano inascoltati”, mentre Alessandro Balletto, Fi ha riconosciuto “l’ordinaria amministrazione in centro, mentre non altrettanto si può dire per le periferie”. Lino Bistrussu, Psd’Az ha invitato il sindaco a “ripensarci” e Maria Antonietta Martinez, capogruppo del M5S ha parlato di “mancanza di rispetto nei confronti di chi l’ha votata. Mi auguro ora una guida dell’amministrazione a 5 stelle”.
La maggioranza ha difeso il primo cittadino. Il capogruppo Pd Fabrizio Rodin ha sottolineato che “non riconoscere i meriti al sindaco non fa onore a quest’aula”, mentre Davide Carta, Pd ha parlato di “scempio della realtà di molti consiglieri dell’opposizione. La realtà da voi descritta è ben diversa. Racconteremo di come abbiamo trovato la città e di come l’abbiamo lasciata” e cita poi “il piano del rumore, la pedonalizzazione e il Ctm al centro del trasporto pubblico, poi il bike sharing e le piste ciclabili per una città più moderna. Abbiamo tassato le case sfitte al massimo e al minimo canone concordato, aumentato la spesa sociale e attuato una politica ambientale su tutela delle aree umidi e sui rifiuti”.
La conclusione è per Zedda che replica duramente a Schirru: “Usare i morti il punto più basso della consiliatura”, ha dichiarato, citando poi Fiera, ospedale marino e Buoncammino: “questioni non risolte perché serve un confronto con la Regione Sardegna. Lo sviluppo della città passa solo nella riqualificazione di luoghi non riqualificati tutti di proprietà della Regione. Come avrei io da sindaco potuto confrontarmi con Solinas? Sarebbe stato deleterio per la città. Ora invece spetta a voi in Regione risolvere questi problemi . Ma il vostro atteggiamento di oggi è la dimostrazione del fatto che non avete la certezza di vincere, ma avvertite un possibile rischio di sconfitta. Ringrazio i cittadini, non li ho accontentati tutti, mi auguro che altri possano fare mille volte meglio di me”.