LA SITUAZIONE. Venti giorni per cambiare idea, poi la scelta definitiva
Ufficializzate le dimissioni, Massimo Zedda ora ha disposizione venti giorni per tornare sui propri passi. Trascorso questo termine, che scade il 31 marzo, nel caso il primo cittadino confermasse la volontà di lasciare l'incarico di sindaco il Consiglio comunale sarà ufficialmente sciolto e Cagliari avrà la possibilità di andare al voto assieme agli altri Comuni. Il presidente della Regione infatti deve convocare i comizi elettorali entro 55 giorni dalla data delle elezioni, dunque l'iniziativa dovrebbe arrivare entro il primo aprile. Proprio il giorno seguente alla scadenza dei venti giorni entro i quali Zedda potrebbe ritirare le dimissioni.
Nel frattempo potrebbe essere incaricato anche il commissario ad acta che traghetterà il Municipio verso il voto amministrativo del 26 maggio, accorpato a quello delle Europee. Una nomina che arriverà con una delibera di Giunta su proposta dell'assessore regionale agli Enti locali regionali: al momento è Cristiano Erriu, che resterà in carica sino a quando ci sarà la proclamazione degli eletti e saranno incaricati la nuova Giunta e il nuovo titolare dell'assessorato. Con le dimissioni, la nomina del commissario è inevitabile. Se invece fosse stato il Consiglio comunale a dichiarare Massimo Zedda decaduto, la fascia da sindaco fino al 2020 sarebbe andata alla vice Luisa Anna Marras.