Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Turismo, niente crisi per hotel e B&b

Fonte: L'Unione Sarda
10 agosto 2009

L'indagine. Secondo le rilevazioni effettuate dalla Provincia i numeri degli arrivi e delle presenze in città sono positivi
Nello scalo di Elmas 45 mila passeggeri a settimana

Nonostante il turismo sia in crisi in tutta Italia, a Cagliari alberghi e B&b fanno registrare numeri soddisfacenti. E negli ultimi giorni gli aerei viaggiano a pieno carico, soprattutto quelli low cost.
Il resto dell'Italia annaspa nel pantano della crisi internazionale, che non risparmia neanche il turismo: se nella penisola le prenotazioni nei primi mesi dell'anno sono precipitate dell'8 per cento, con una piccola ripresa nel periodo estivo (-4%, dati pubblicati dall'agenzia nazionale Enit) e gli alberghi del nord Sardegna - Costa Smeralda in testa - fino a pochi giorni fa lavoravano ancora a mezzo servizio, la provincia di Cagliari tiene rispetto allo scorso anno. Anzi, riesce a crescere e rosicchiare qualcosa in più alle altre regioni. E in città, alberghi e Bed & breakfast hanno percentuali di riempimento soddisfacenti. Forse è l'effetto dei nuovi voli low cost, fatto sta che nei primi sei mesi del 2009, gli alberghi hanno registrato un ottimo (visti i tempi) più 2,39 per cento alla voce arrivi e addirittura più 5,67 al capitolo presenze (cioè il numero di notti trascorse nelle strutture ricettive) in confronto al 2008. Tradotto in vacanzieri, significa che il capoluogo e la cintura di paesi che va da Muravera a Teulada, passando per l'interno, hanno ospitato 169.702 persone, in gran parte stranieri.
AEROPORTO Cifre e statistiche che dovrebbero essere confermate ad agosto, almeno questo dicono le stime: all'aeroporto di Elmas sono attesi per questo fine settimana quasi 400 voli tra arrivi e partenze. E gli aerei viaggeranno a pieno carico: le previsioni della Sogaer (società che gestisce lo scalo) parlano di 44.500 passeggeri su 59.870 posti disponibili. Numeri che rimangono nella scia degli scorsi weekend: sulla pista del Mario Mameli sono passati tra i 42 e i 45 mila viaggiatori a settimana.
Numeri che secondo Piero Comandini, assessore provinciale al turismo, creano un corto circuito con il livello dei servizi offerti. Il riferimento è alle 4.000 valigie smarrite (quasi sempre negli scali italiani) dai passeggeri in arrivo a Elmas: «Se ai disguidi negli aeroporti di origine si aggiungono quelli di Cagliari, l'immagine è a dir poco desolante. Per quanto sia noto che gli aeroporti di Roma e Milano sono fra i maggiori responsabili del mancato arrivo dei bagagli, gli eccessivi e continui disguidi imputabili alla Società di gestione dell'aeroporto cagliaritano non sono giustificati visto che il numero dei passeggeri è decisamente inferiore a quello di Linate e Fiumicino. E anche quando i bagagli riescono ad arrivare, con appena tre nastri a disposizione nell'area Schengen, gli errori non mancano».
I TURISTI L'identikit del turista? Per l'ufficio studi della Confcommercio il cliente-tipo degli hotel cagliaritani è single (tra il 70% e il 90%), italiano (dal 75% all'85%), e arriva in città per affari. Ma negli ultimi anni sono in aumento costante gli stranieri che scelgono le strutture cagliaritane per le vacanze: principalmente gli inglesi, poi gli spagnoli (spesso viaggiano da soli e senza un'organizzazione precisa del viaggio) e i tedeschi (che invece preferiscono la vacanza di gruppo). Grazie alle nuove tratte aeree, iniziano a farsi sentire anche le presenze di turisti russi e dei paesi scandinavi.
HOTEL E B&B Il polso del settore alberghiero però è stato debole durante il resto dell'anno: «Nei primi mesi sono state evidenziate alcune criticità», spiega la relazione dell'osservatorio. I punti deboli: «La mancanza di iniziative ed eventi di forte richiamo, la carenza di attrattive cittadine, la mancanza di promozione e la concorrenza delle altre strutture ricettive».
Le stime infatti prevedono una lieve crescita del settore alberghiero e soprattutto una fortissima espansione dei Bed & breakfast. Lo conferma anche Stefano Lai, 43 anni, amministratore delle società Sardinia Domus e Cagliari Domus, che contano 20 stanze (tra appartamenti e camere in affitto) sparse nel centro storico: «A luglio il 98 per cento delle nostre camere era occupato. E anche in questi giorni siamo quasi al completo: abbiamo dovuto dirottare molti clienti negli alberghi della città». Estate di crisi? «Non da noi: onestamente non sappiamo cosa sia. Abbiamo aumentato i prezzi e incrementato i servizi rispetto a quando abbiamo inaugurato le prime strutture, ma non abbiamo registrato nessuna flessione nei fatturati. Se i B&b vanno bene anche nel resto della città è perché pian piano gli imprenditori hanno capito che bisogna trattare bene i clienti, per farsi conoscere e avere un ritorno di immagine per l'intera città».
MICHELE RUFFI

09/08/2009