Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il segreto di un intramontabile: crescere insieme ai suo fan e continuare a offrire speranze

Fonte: L'Unione Sarda
10 agosto 2009

Epperò questo Baglioni che non invecchia. O che invecchia bene. Sì, i maligni stanno già facendo due considerazioni due sulle fortune più o meno genetiche ma qui non si tratta di estetica ma del personaggio.
Perché, insomma, da fidanzatino d'Italia con la 2Cavalli, che "immaginava tutto" dentro la maglietta fina a oggi ne è passato di tempo. Piacevano le sue storie minime di amori acerbi, quasi antesignani dei lucchetti di Ponte Milvio oggi. Ma mentre i lucchetti arrugginiscono e le chiavi se le porta via il Tevere Baglioni, come si dice, tiene botta. È cresciuto con i suoi fan. Ai quali ha continuato a regalare cornici dentro le quali mettere la vita che passa. Amori maturi e filiali, sogni da adulti, la famiglia che cresce e qualche disillusione ma anche - ancora - speranze.

Il calendario non si è fermato con le vecchie canzoni. Così, qualche anno fa, quando Fabio Fazio ha riportato Baglioni in televisione, quale personaggio "tipo" di quegli anni nessuno ha detto "dove era finito?". Magari non tutti avevano un'immagine recente, con i capelli argentati e più corti, ma insomma. Non era un ripescaggio dalla memoria - come è accaduto per la seconda vita dei Cugini di Campagna, riesumati sempre da Fazio - ma semplicemente la presenza in video di un artista che - casomai - si vedeva meno in televisione ma che continuava ad avere un seguito ai concerti, nella vendita di dischi e nell'affetto del pubblico. Va da sé che, probabilmente e intuitivamente, la rentrée sul piccolo schermo e le cosiddette ospitate nei salotti televisivi avranno dato un ritorno di popolarità di massa, tuttavia Baglioni è riuscito negli anni a non restare attaccato ai cliché del periodo per lui "clou", gli anni Settanta, quando E tu nella Hit Parade del buon Lelio Luttazzi stracciava record di settimane di permanenza come "canzone regina". Nonostante ad Anima mia , la trasmissione del revival di quegli anni, giocasse un ruolo di icona: la nostalgia non era affar suo.

Casomai era una questione privata di chi con quelle canzoni si è innamorato, ha fatto i primi viaggi in sacco a pelo e autostop, o, semplicemente, ha imparato a suonare la chitarra con quegli accordi. Magari davanti a un falò sulla spiaggia.
GIUSEPPE CADEDDU

10/08/2009