Regionali, Zedda ringrazia sui social: “Cagliari, amore grande e corrisposto”
“Grazie a Cagliari, la mia città, dove abbiamo vinto anche stavolta, dimostrando che il nostro è un amore grande e corrisposto”. Massimo Zedda rompe il silenzio e, dopo la conferenza stampa a spoglio in corso, affida ai social network i suoi ringraziamenti per una campagna elettorale che lo ha portato a ottenere 250mila voti che non sono bastati a raggiungere il vincitore Christian Solinas. Dopo aver evidenziato il suo successo personale, ora Zedda sottolinea l’importanza del risultato ottenuto a Cagliari che nel 2011 l’ha scelto come sindaco e nel 2016 lo ha confermato al primo turno. Proprio in questi giorni deve decidere se lasciare la poltrona e spostarsi da un palazzo all’altro in via Roma oppure mantenere la fascia tricolore fino alla scadenza del mandato nel 2021. Una sconfitta nella sua città alle Regionali lo avrebbe delegittimato e ‘costretto’ alle dimissioni, come è appena successo al suo collega di Sassari Nicola Sanna (che, però, ha solo anticipato di due mesi la fine del mandato), ma il fatto di aver incassato un buon risultato nel capoluogo può spingerlo a ragionare con più tranquillità sul suo futuro.
Da quando è sceso formalmente in campo per le Regionali, la guida di Palazzo Bacaredda è passata nelle mani della sua vice Luisa Anna Marras e adesso il sindaco di Cagliari deve decidere se restare in Comune o andare a guidare l’opposizione in Consiglio regionale. Nel frattempo, ha sfruttato i social network per rendere omaggio ai suoi elettori. “Grazie a tutte le cittadine e a tutti i cittadini che ci hanno votato. Alle donne, agli uomini, alle ragazze e ai ragazzi che si sono impegnati in questa campagna elettorale. Alle candidate e ai candidati – si legge nel suo messaggio di ringraziamento, accompagnato da un video della sua campagna elettorale -. A tutte le persone che hanno preso un aereo o una nave, nonostante i costi e le difficoltà, per tornare in Sardegna ed esprimere il proprio voto, a chi ci ha accolto nelle piazze e nelle sale delle grandi città e dei paesi più piccoli. Grazie: ci siamo e siamo in tanti. C’è tanto lavoro da fare, è importante ricominciare subito”.