Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La fuga dai rioni continua, saldo migratorio negativo Il peso forte degli stranieri

Fonte: La Nuova Sardegna
10 agosto 2009

LUNEDÌ, 10 AGOSTO 2009

Pagina 15 - Cronaca

Lo spopolamento della città, crescono i comuni satellite È sempre più lontana la quota duecentomila abitanti

CAGLIARI. La fuga dalla città continua, le case costano ancora troppo nonostante il mercato immobiliare sia in affanno. Le giovani coppie, matrimoni civili e convivenze sono in aumento, e anche altre famiglie preferiscono traslocare nell’area metro politana: Quartu, Capoterra e Selargius sono tra i pochi comuni cagliaritani ad aver avuto, nel 2008, un saldo migratorio positivo. È tutto scritto nel rapporto delle Acli su «Sardegna migrante», presentato nei giorni scorsi a Gesico in occasione della «Festa dell’emigrato». Cagliari, secondo i dati Istat fermi al 31 marzo, ha abbandonato ormai il sogno di ritornare a quota duecentomila residenti. La soglia è lontana, mancano all’appello quasi trentaseimila abitanti, impossibili da recuperare. Il saldo nel 2008 è stato, ancora una volta, negativo, -163, anche se molto meglio rispetto all’anno precedente (-654) ma va detto che ad attenuare il fenomeno della fuga è stato l’arrivo massicio di cittadini extraeuropei soprattutto dai paesi dell’Est. È il fenomeno delle badanti, inarrestabile, ma c’è anche un’altra comunitù che continua a crecere, quella cinese. Cagliari si consola con gli stranieri - sempre secondo l’Istat - anche nell’analisi del saldo naturale (differenza tra nati e morti): è attestato a -581 (-617 nel 2007) ma, come detto, buona parte della nascite è cagliaritana soltanto per caso, i genitori sono cinesi, cingalesi e filippini, dunque destinati a rientrare prima o poi in patria. È possibile una controtendenza, cioè che Cagliari riprenda a crescere nei prossimi anni? Difficile, lo dice l’Istat.

CAGLIARI. Dai dati Istat: anche nella popolosa provincia di Cagliari sono in aumento, anno dopo anno, i comuni sotto i 1500 abitanti. Ventinove su settantuno hanno un saldo migratorio in rosso, trentanove anche quello naturale, la differenza tra nati e morti.