Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il centrodestra fa il pieno

Fonte: L'Unione Sarda
26 febbraio 2019

I RISULTATI.

Il M5S delude, i poli identitari restano fuori dal Consiglio Il centrodestra fa il pienoLa Lega guida la coalizione. Il Pd prima forza dell'Isola Sarà un Consiglio regionale tripolare quello della prossima legislatura. Christian Solinas diventa presidente della Regione con oltre il 47% delle preferenze, staccando di 14 punti il candidato del centrosinistra, Massimo Zedda che si ferma intorno al 33%. Il Movimento 5 Stelle arranca e raccoglie l'11%, che significa l'addio di Francesco Desogus alla possibilità di entrare in Consiglio regionale. Gli altri quattro candidati rimangono indietro, decisamente staccati tanto che nessuno riesce a superare il 5% necessario per eleggere almeno un rappresentante. Paolo Maninchedda del Partito dei sardi si ferma intorno al 3,3%, Mauro Pili con Sardi Liberi supera di poco il 2%. Risultato deludente per il candidato di Autodeterminatzione, Andrea Murgia che non arriva al 2% e per l'esponente di Sinistra sarda, Vindice Lecis che si ferma allo 0,6%.

Nessun dubbio
Nonostante siano tre le forze presenti in Consiglio regionale, l'esito del voto conferma la tendenza dell'elettorato sardo al bipolarismo. Il Movimento 5 Stelle non riesce ad assicurarsi il voto d'opinione, la sinistra conferma il suo zoccolo duro ma che numericamente è basso e i progetti indipendentisti non riescono a polarizzare un nuovo concetto di Sardegna. Così la sfida si è ridotta al più consueto centrosinistra contro centrodestra. L'ipotesi di un testa a testa tra Solinas e Zedda è durata poche ore, il tempo necessario per avere i dati tendenziali che poi sono stati confermati. Il centrosinistra ha dovuto rincorrere per tutta la giornata e, a rendere più difficile il tentativo, è stato il confronto tra le liste delle due coalizioni principali.
Effetto liste
La coalizione del centrodestra fa il pieno di voti e garantisce a Solinas una spinta fondamentale per la vittoria finale. Complessivamente le 11 liste della coalizione superano il 50% delle preferenze. Si ridimensiona notevolmente, invece, l'effetto del voto disgiunto a vantaggio di Zedda. Il suo risultato e quello delle liste è molto simile, visto che i partiti che hanno sostenuto la sua candidatura hanno raggiunto il 30% dei voti. Molte le civiche che però non sono riuscite a fare risultati determinanti per tentare di raggiungere e sorpassare il candidato del centrodestra. I voti delle altre liste in campo, Partito dei sardi, Sardi Liberi, Autodeterminatzione e Sinistra sarda, pressappoco si equivalgono a quelli dei candidati presidente.
Pd primo partito
Volendo sposare la formula del bicchiere mezzo pieno, è il Partito democratico a ottenere il segnale migliore dalla sconfitta del centrosinistra. I dem, infatti, sono la prima forza in Sardegna con oltre il 13% delle preferenze. La Lega, al suo esordio alle elezioni regionali, è la prima forza del centrodestra e la seconda in Sardegna, cresce il Psd'Az che, con il 9% supera Forza Italia che si ferma poco prima dell'8%.
Matteo Sau