Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rischio allagamenti, pronti 17 milioni Nuovi collettori e due vasche d'accumulo per contenere l'onda

Fonte: L'Unione Sarda
21 febbraio 2019

PIRRI.

Via libera della Giunta al bando per l'affidamento delle opere antialluvione

Rischio allagamenti, pronti 17 milioni Nuovi collettori e due vasche d'accumulo per contenere l'onda di piena 

Il cerchio è quasi chiuso. Sul piatto ci sono altri 17 milioni di euro dei 30 stanziati nel 2015 dal Governo per far fronte al rischio alluvioni. Fondi legati al piano stralcio delle città metropolitane. Così la Giunta comunale, su proposta dell'assessora Luisa Anna Marras, ha potuto approvare due nuove convenzioni che definiscono il patto Regione-Comune per la messa in opera degli interventi contro il dissesto idrogeologico a Pirri.
Il progetto
«Per il momento si stanno realizzando i lavori di pubblico interesse. Li sta eseguendo l'Immobiliare Europea e riguardano gli interventi sulle reti nella zona tra via Ampere e il parcheggio del centro commerciale Marconi. Una volta completati si integreranno con la messa in sicurezza idraulica del territorio urbano», spiega l'assessora Marras.
L'opera
Il cantiere che aprirà appena aggiudicato il bando riguarda la realizzazione di due collettori e delle vasche di laminazione che verranno ricavate lungo il Terramaini. La spesa: quattro milioni e ottocentomila per le prime opere e dodici milioni e centomila euro per le vasche. «La verità è che l'acqua, durante i nubifragi, si è riappropriata dei suoi percorsi storici oggi occupati dalle strade cittadine non certo drenanti. Le vasche hanno proprio la funzione di contenere l'onda di piena», spiega l'assessora Marras.
Il reticolo
Insomma, la rete di collettori sotterranei e le vasche d'accumulo all'aperto saranno infrastrutture idrauliche che renderanno la frazione a prova d'allagamento. Nuove risorse, dunque, dalla Regione al Comune per salvare Pirri dagli allagamenti. E così, dopo le somme già anticipate e investite per la realizzazione dei collettori C47 (di collegamento tra piazza Italia e il Terramaini) e C70 (da via Santa Maria Goretti a via Duca di Genova), che saranno comunque oggetto di ulteriori interventi, si spalancheranno i nuovi cantieri per la costruzione dei collettori 38 e 38/39 che convoglieranno le acque nel canale di Terramaini. In quel bacino in occasione di eventi alluvionali il livello dell'acqua cresce anche di ottanta centimetri. Terramaini, tra l'altro, durante l'alta marea accoglie anche acqua di mare. «Le nuove vasche a cielo aperto avranno proprio il compito di raccogliere le acque di piena», conclude l'assessora Luisa Anna Marras. (a. pi.)