PRONTO INTERVENTO.
Servizio attivo 24 ore al giorno ora anche per i tombini Buche: meno interventi
Nuovo appalto da quindici milioni per i prossimi tre anni
Sono quelli che ci mettono una pezza (d'asfalto) quando si apre una buca per strada. Sono gli stessi che a Pirri, oltre che nei quartieri colpiti dalle alluvioni, hanno riempito e coperto le voragini a tempo di record. E se il marciapiede sprofonda, o qualche mattonella traballa, arrivano le squadre in servizio 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno. Che altro si potrebbe chiedere, a un Pronto intervento strade? Ad esempio, di pulire le caditoie (i tombini delle acque piovane) o di intervenire se il coperchio fa rumore al passaggio delle auto. E infatti ora lo fanno: anche questo compito rientra, da qualche giorno, nelle competenze del “pronto soccorso” delle strade, per il quale tre anni dopo il debutto è appena entrato in vigore il nuovo appalto del Comune. Le piccole (non sempre tanto piccole) e immediate manutenzioni sono assicurate dalla squadra d'emergenza, che pure vigila: già, perché a tenere sotto controllo le strade cittadine sono sempre loro, che rispondono anche al numero verde 800.116.444: i cittadini chiamano per segnalare buche o altri problemi.
Secondo appalto
Sul piatto, il Municipio ha messo quindici milioni di euro in tre anni, fino al 2021. E il servizio è collaudato, visto che c'è una certa continuità: del consorzio Cages (Cagliari gestione strade), “in carica” fino al 31 gennaio, facevano parte il Cns-Consorzio nazionale servizi di Bologna e l'Avr di Roma, che però alla nuova gara d'appalto hanno partecipato separatamente. Ha vinto Avr: «Abbiamo assorbito», precisa da Roma il suo direttore tecnico, Lorenzo Porciani, «il personale che a Cagliari lavorava con il Cns e ne aggiungeremo altro, perché ora ci occupiamo anche delle caditoie per le acque piovane». La novità è stata voluta dalla vice sindaca (e assessora comunale alla Viabilità) Luisa Anna Marras: «A volte le caditoie hanno problemi idraulici accompagnati da rotture nell'asfalto, e non aveva senso fare due interventi. Ora una ditta fa tutto».
I fondi a disposizione
Le squadre del Pronto intervento strade intervengono su segnalazione del Comune o dei cittadini e sulla base di quello che vedono nei “giri di ronda”. Il personale in turno su un camioncino gira, vede, prende nota e segnala al Comune, che poi autorizza l'intervento. I quindici milioni sono un tetto massimo: ogni riparazione ha una tariffa, che si sconta dalla cifra dell'appalto fino a eventuale esaurimento. «Gli interventi sono diminuiti e meno impegnativi rispetto all'esordio, tre anni fa», spiega la vice sindaca Marras: «Questo, perché tante riparazioni sono state fatte durante il primo triennio». È stato così che, per una cifra simile a quella dell'appalto precedente, si è potuta inserire la cura dei chiusini e degli scoli delle acque piovane. Restano esclusi i lampioni (compresi quelli divelti negli incidenti stradali), per i quali esiste un servizio simile finanziato con quattro milioni e mezzo di euro, «che si sommano al milione e mezzo già speso per i nuovi impianti nella zona di via Scano», precisa Marras. E poi, i quindici milioni di euro in realtà sono di più: la Regione, bontà sua, ha dichiarato lo stato di calamità naturale per una delle alluvioni (quindi, quanto fatto dal Pronto intervento strade in quell'occasione è finanziato a parte), e in qualche caso a pagare sono le compagnie assicurative per i danni causati dai mezzi coinvolti negli incidenti.
Il Numero verde
Le segnalazioni dei cittadini sono fondamentali. Ne sono convinti in Municipio e all'Avr, il cui direttore tecnico Porciani parla di «una decina di chiamate al giorno al numero verde attivo 24 ore su 24. Dopo un primo periodo in cui giungevano richieste che non avevano nulla a che vedere con i nostri compiti, ora sono quasi tutte coerenti e preziose». Più ne arrivano, più s'interviene, più la ditta incassa e i cittadini hanno strade e marciapiedi in buono stato. E vissero tutti felici e contenti. Senza sobbalzi mentre si è al volante.
Luigi Almiento