Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quota 100 svuoterà gli uffici pubblici Carta, presidente del Comitato Inps: «Le nostre sedi rischia

Fonte: L'Unione Sarda
4 febbraio 2019

LA RIFORMA.

Nel 2019 Assl, Comuni, Regione e scuola possono perdere 9.000 dipendenti Quota 100 svuoterà gli uffici pubblici Carta, presidente del Comitato Inps: «Le nostre sedi rischiano il collasso»

Tremano la Regione, i Comuni, le Assl, gli ospedali, la scuola. La “quota 100” rischia di svuotare gli uffici pubblici in Sardegna in un colpo solo (circa 9.000 dipendenti, 5.000 solo a Cagliari), concentrando in un breve lasso di tempo le uscite di lavoratori che a causa della curva dei pensionamenti e degli scarsi ingressi sono destinati a diventare sempre più rari.
Pronti alla pensione
Ma trema anche l'Inps, che a fronte di oltre 100 persone pronte ad andare in pensione, senza nuovi ingressi (appena 3 a Cagliari e 4 a Sassari nel 2018) rischia il collasso. La denuncia di Fabrizio Carta, presidente del comitato provinciale Inps di Cagliari: «Le criticità già presenti nella sede di Cagliari sono acuite dal fatto che, con “quota 100”, 40-50 persone andranno via nel 2019, trenta hanno già fatto domanda, impoverendo l'organico attuale». Il discorso vale per tutto il resto dell'Isola perché la sede del capoluogo eroga più della metà delle prestazioni di tutta la regione. E «se Cagliari va male, va male tutta la Sardegna», spiega ancora Carta.
Sedi nel mirino
Alcune sedi Inps, da tempo, sono nel mirino della riforma che sta mettendo a rischio la loro sopravvivenza. Ora, però, «se il trend delle assunzioni non verrà accelerato, la chiusura delle agenzie non avverrà a causa dei criteri cervellotici assunti dalla direzione centrale, ma per mancanza assoluta di dipendenti», sottolinea Carta.
Rischio collasso
A testimoniare che la macchina dell'Inps rischia di ingolfarsi sempre di più, complice la quota 100, è anche il numero dei ricorsi presentati nella sede di Cagliari che aspettano di essere presi in esame: 907. «La giacenza è un fatto negativo sia perché non si danno risposte efficienti e veloci ai cittadini, sia perché, in assenza di risposta, il cittadino fa causa all'Inps, spesso vince, costringendo l'istituto a pagare prestazioni e spese legali». Da qui, la richiesta «al ministero del Lavoro e alla Regione di un piano straordinario per aumentare l'organico dell'Inps, al quale è ormai affidato il 90% del welfare, ridando così fiducia ai cittadini e predisponendo servizi di accoglienza e di consulenza adeguati alla realtà del nostro territorio».
Mauro Madeddu