Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

L’Italia chiede strada alla Francia

Fonte: La Nuova Sardegna
5 agosto 2009

MERCOLEDÌ, 05 AGOSTO 2009

Pagina 43 - Sport

dall’inviato Roberto Sanna
A Cagliari (ore 20,30) primo match dell’Additional round per gli Europei

Recalcati: «È solo la prima tappa di un cammino lungo»

CAGLIARI. Non è la partita decisiva, è sicuramente la più importante. E la più sentita, la più attesa. Da anni Italia e Francia si trovano di fronte per rubarsi qualcosa nel basket, non solo nel calcio: una medaglia, una qualificazione a una manifestazione importante. È così anche stavolta nell’Additional round, un eufemismo inventato dalla Fiba per indorare la pillola di quello che è di fatto un girone di ripescaggio per gli Europei del prossimo settembre.
Italia e Francia si ritrovano nel primo raggruppamento insieme alla Finlandia, il discorso è ristretto a loro due coi finnici destinati a recitare la parte del vaso di coccio o forse dell’ago della bilancia. Si gioca alle 20,30 (diretta televisiva su Raisport Più), chi parte male oggi si porterà poi una pesante pietra al collo per tutto il resto del cammino: «È la prima partita del girone, non della sfida Italia-Francia - ha ammonito ieri Recalcati in conferenza stampa -. Con la squadra abbiamo subito ragionato così, c’è anche la Finlandia. Poi, certo, da quando è uscito il nome della Francia che tutti stanno aspettando questa partita. E finalmente giochiamo, non vedevamo l’ora di andare in campo».
Italia e Francia hanno blasone e giocatori importanti, ma anche problemi. Non a caso entrambe sono precipitate nell’inferno del ripescaggio. L’Italia è da anni un cantiere aperto e indefinito, il ricambio generazionale del gruppo che ha portato l’argento olimpico di Atene 2004 non è stato indolore nonostante la presenza di due giocatori targati Nba come Bargnani e Belinelli. La Francia è sempre la squadra di Tony Parker, una superstar Nba, e di un gruppo arrembante. Arrivano a questa partita con diversi problemi alle spalle e proprio questo rende difficile l’interpretazione: «Dobbiamo giocare pensando al futuro - dice ancora Recalcati -, ragionando su ogni singolo possesso anche in funzione della differenza canestri: se vinceremo dovremo cercare di farlo con qualche punto in più, se perderemo dovremo farlo con qualche punto in meno». L’avvicinamento alla partita è stato faticoso: prestazioni più brutte che belle, problemi evidenti a rimbalzo, scelta difficile nei playmaker e Bargnani, l’uomo da cinquanta milioni di dollari coi Toronto Raptors, che non sembra esattamente al top.
E la Francia non è da meno. Aveva deciso di sfoderare tutte le sue stelle Nba, le ha perse per strada quasi tutte, compreso l’incubo Tony Parker. Gli Spurs lo hanno richiamato a San Antonio per verificare le condizioni fisiche dopo un infortunio muscolare accusato qualche giorno fa e questo cambia molto. Non tutto: «Se pensassimo che per vincere bastano l’assenza di Parker - puntualizza il coach azzurro - e il fattore campo, perderemmo sicuramente. Invece la Francia è una squadra che può batterci comunque, rispetto a noi ha più talento ed è più atletica. Noi possiamo vincere con una maggiore organizzazione di squadra. Sarà una partita diversa, Boris Diaw avrà più palloni per le mani, la Francia sarà più multidimensionale. Potrà giocare più a tutto campo, potrà alternare quintetti alti e bassi, ha tante armi a disposizione. Ho un gruppo che sta imparando a conoscersi, ci sono giocatori che non hanno mai giocato insieme. Possiamo farcela comunque, ma non è qui a Cagliari che si deciderà il nostro destino».