Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Capodanno cinese: una settimana tra sfilate e abiti tipici

Fonte: L'Unione Sarda
28 gennaio 2019

FESTA. Il clou è previsto per il 2 marzo

 

 

La notte tra il 4 e il 5 febbraio è Capodanno. In Cina, d'accordo, ma anche in città, dove la ricorrenza durerà una settimana per dare il benvenuto al 2019, che nell'oroscopo cinese è l'anno del Maiale. Dragoni, leoni, panda e abiti tipici di un mondo lontano che si è inserito sempre più nella società occidentale, realizzando il vecchio detto secondo cui la Cina è vicina. Non a caso, l'associazione che organizza il Capodanno cinese in città, assieme al Centro commerciale naturale del centro storico, al Comune e alla Regione, si chiama “Cinapiuvicina”. «Alla Sardegna, lo è anche culturalmente», fa notare Chiara Sini, da qualche anno organizzatrice dell'iniziativa: «La forma della pasta, gli gnocchetti fatti a mano, le tradizioni funerarie e perfino nuziali fra cui quella di mettere sottosopra gli oggetti nella camera degli sposi, sono simili alle nostre», commenta Sini. È un'insegnante di cinese, una che alle tradizioni è legata: barbaricina, fu suo nonno Salvatore a comporre “Non potho reposare”. «A proposito di Barbagia», aggiunge, «anche in Cina c'è il senso dell'ospitalità per cui al bar devono per forza offrirti da bere».
Un popolo allegro e che ama fare festa, quello della Repubblica Popolare, anche se a noi occidentali non sembra. Il Capodanno cinese, la cui sfilata principale animerà il centro sabato 2 marzo, lo dimostrerà ancora una volta: «Per me, è l'occasione per mettere in contatto due popoli che condividono un territorio, Cagliari compresa, ma che fondamentalmente non si conoscono. La festa cinese è una porta aperta».
Premesso che il Capodanno cinese più importante si celebra a Milano, l'iniziativa cagliaritana «conquista sempre più posizioni tra gli appuntamenti di tutta l'Italia», rimarca Chiara Sini: «L'Istituto Confucio di Roma, ad esempio, ha deciso di non organizzare la festa e di unirsi alla nostra». Per il Capodanno, sarà in città anche una speaker “storica” della televisione di Stato della Repubblica Popolare. (l. a.)