Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sfrattata un’altra famiglia Erano abusivi esclusi dalla sanatoria regionale

Fonte: La Nuova Sardegna
5 agosto 2009

MERCOLEDÌ, 05 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari
Marisa Depau (Pd): manca una politica per gli alloggi e il Comune spende 2,6 milioni annui per i senza tetto


di Roberto Paracchini
CAGLIARI. Lui pescatore e lei casalinga, accompagnati da due figli, di 6 e 10 anni. Questa la famiglia Scotti che ieri mattina di buonora ha visto i vigili urbani e la polizia intimare loro lo sfratto, voluto da Area (l’ex Iacp). E così da via Uzzeri, a Sant’Elia, caricati i mobili alla belle e meglio, la famiglia si è trasferita nella casa-albergo di Mulinu Becciu. Anche loro erano abusivi, avevano occupato quella casa due anni fa, dopo aver saputo che la vecchia assegnataria era morta. Una storia come tante, di disagio abitativo risolta arrangiandosi: «Ma noi non abbiamo tolto l’alloggio a nessuno».
Ora gli Scotti si sono rivolti al presidente della Repubblica «perchè - spiega Marisa Depau, consigliera comunale del Pd - non capiscono la disparità che esiste tra loro, che hanno occupato l’abitazione nel 2007, e quelli che si sono insediati abusivamente nel 2004, anno di scadenza della sanatoria varata dalla Regione nei giorni scorsi». Il problema «è che quest’ultimo intervento agisce sulle famiglie diventate abusive nel 2004 in quanto sino al dicembre 2003 c’era stata una precedente sanatoria - continua Depau - certamente le occupazione non vanno fatte, ma vanno bloccate subito e non dopo anni. In ogni caso se si risolve il problema di alcuni, lo si deve fare anche per gli altri (dopo il 2004), che sono la maggioranza». Secondo il sindacato Uniat sono almeno trecento».
Depau non ha dubbi: «La realtà è che non c’è una politica, nè da parte del centrodestra, nè del centrosinistra, che venga incontro adeguatamente a chi non ha un alloggio. Una situazione a cui non contribuisce affatto nemmano Area, che pure è preposta a questo compito». In parallelo, però, l’amministrazione comunale «spende qualcosa come due milioni e seicentomila euro all’anno per interventi sulla casa. E mi riferisco sia ai contributi per gli affitti casa (la legge 431), sia a quelli dati dai servizi sociali per le famiglie più disagiate, ai costi delle locande in cui alloggiano diversi senza tetto, alla casa albergo (36 famiglie) e a chi è stato sistemato nel Centro della solidarietà. Una cifra considerevole che potrebbe essere risparmiata con interventi adeguati nell’edilizia sociale».