Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Italia-Francia, c'è in gioco l'Europa

Fonte: L'Unione Sarda
5 agosto 2009

Fantastico match a Cagliari, in campo sei stelle della Nba

Sei giocatori della Nba, tutti assieme dal vivo, non li avevamo mai visti: da una parte Bargnani e Belinelli (Toronto Raptors), dall'altra Batum (Portland Trail Blazers), Diaw (Charlotte Bobcats), Petro (Denver Nuggets) e Touriaf (Golden State Warriors). E mancano (purtroppo per noi e per lui) Gallinari (New York Knicks) e (per nostra fortuna) quel mostro che risponde al nome di Tony Parker. Questo è basketball, signori, questo è il basketball: benvenuti al Palazzetto dello Sport di Cagliari (con il nuovo parquet), dove questa sera alle 20,30 (diretta televisiva su RaiSportPiù) si gioca l'attesissimo match delle stelle tra l'Italia e la Francia, supersfida valida per la qualificazione al campionato europeo che si disputerà a settembre in Polonia. Formula mozzafiato, da oggi fino al 30 agosto: Italia, Francia e Finlandia se la giocano all'italiana, con ravvicinatissime gare di andata e ritorno, la vincente sfiderà poi la vincente dell'altro girone (Bosnia Erzegovina, Portogallo e Belgio). C'è un solo nulla-osta in palio: colpa del periodaccio che queste Nazionali, a cominciare da quella italiana, stanno vivendo. Ogni passo è quello decisivo, anche quello che si celebrerà questa sera: Azzurra non può perdere, deve anzi cercare di mettere qualche punto in saccoccia in vista del ritorno quando si giocherà in Francia e soprattutto ci sarà Tony Parker, la stella di San Antonio Spurs, grande assente (per infortunio) in questa notte magica da tutto esaurito (biglietti finiti, inutile andare in via Rockefeller). Con lui in campo la Francia sarebbe stata la grande favorita. Senza di lui il match sarà molto più equilibrato. O forse no: perché se è vero che dell'Italia abbiamo ancora negli occhi la pessima immagine di dodici mesi fa (64-78 con la Serbia) è anche vero che in pochi sanno realmente quale può essere l'impatto sulla Nazionale di Andrea Bargnani e Marco Belinelli, soprattutto Bargnani, uomo ormai da cinque milioni di dollari l'anno nella Nba, dov'è ormai di casa. È lui, in assenza di Parker, la stella più attesa: praticamente un debuttante. Perché finora l'ala grande dei Toronto Raptors ha collezionato soltanto venti presenze in maglia azzurra (278 punti, 13,9 a partita). Peggio di lui, a livello di presenze (appena quattro) quel Marco Cusin che pochi mesi fa ha sconfitto la Dinamo con Soresina nella finale dei playoff di LegaDue. Un segno fin troppo chiaro dei tempi: in una pallacanestro azzurra annacquata da giocatori stranieri (non sempre all'altezza) e costretta a subire le emigrazioni dei suoi pezzi migliori, non è facile allestire una squadra competitiva. È per questo che l'Italia è condannata a questo Additional Round. Strano, vero? L'America è sempre più vicina, l'Europa è invece sempre più lontana.
NANDO MURA

05/08/2009