Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rose, shopping e menu floreali: folla in centro

Fonte: L'Unione Sarda
7 aprile 2008

L'iniziativa. I colori protagonisti dell'annuale edizione di Cagliari in fiore

Rose, violette, lavanda e calendule: da odorare e da mangiare. Cagliari in Fiore, la manifestazione organizzata dal Consorzio Cagliari Centro Storico, ieri ha conquistato la città e ha fatto davvero mangiare fiori a cagliaritani e turisti. La ricetta più gettonata? Polpettone di vitello alle rose, asparagi selvatici al cartoccio, mozzarelline ai fiori di cappero e il semifreddo di fiori di primavera. Non metaforici, ma reali: margherite, ancora rose dentro i piatti e nei bicchieri. «Riproporremo lo stesso menù ogni fine settimana», informano Stefano Lai e Andrea Bozzo del ristorante vineria Enò. Boom di presenze tra i tavoli imbanditi per menù completi a 25 euro. Caterina Floris, cameriera di sala nel largo Carlo Felice, non ha dubbi: «I clienti adorano provare nuovi sapori e quando sono delicati come quelli dei petali di rose il successo è garantito». C'è, ovvio, chi opta per il menu classico. Nei ristoranti Sa grigliada e Su cumbidu, nelle vie Baylle e Napoli, Donato Sanna, Salvatore Atzeni e Simona Cardia confermano che «la più richiesta resta la carne di maialetto che si accompagna bene a carciofi, peperoni e contorno di funghi». Nelle strade tanti operatori e artisti in arrivo da varie parti dell'isola. Luisa Aramu da Senorbì ha messo in vendita fiori multicolori e i cagliaritani hanno svelato subito le loro preferenze: «Sono andati a ruba ortensie azzurre e gerani rossi». In tanti hanno ammirato la scelta di presentare fiori inediti, o perlomeno non più visibili. «Finalmente abbiamo potuto rivedere corbezzoli, lavanda, mirto», hanno detto, con le buste pieni di fiori in mano, i coniugi Paolo Loddo e Vanda Piga. Ammirate le opere della stilista Maria Ausilia Marongiu esposte al liceo Artistico: «Ogni abito nasce dopo mesi di lavoro nel mio laboratorio di Lanusei. Lavoro fiori raccolti solo in determinate ore. Un dettaglio da non sottovalutare, perché solo così il fiore resterà eterno. Basta un errore nella raccolta, nel trasporto e si deve buttare tutto. Per una sola camelia ci vogliono sette giorni di posa. Io utilizzo i metodi per disidratazione con sabbia e cristalli di silica-gel, ricoprendo completamente i fiori». Processo lungo che rende fragili i fiori, pronti a rinascere in abiti da favola. Grande richiesta per gli scialli con fili di seta, oro e argento come gli abiti di Priama Pili che ha spiegato i segreti dei suoi lavori, trasmessi dalle sue bisnonne, a Marrubiu, da quando aveva 5 anni: «Loro lavoravano la lana di pecora io oggi seta, cotone, oro e filigrana. Per ogni scialle occorrono due mesi di lavoro con nodini che devono essere tutti uguali a forme di piccoli mazzi di rose annodati ben 8 volte su se stessi. Uno scialle si aggira sui 1200 euro e con me lavora mia figlia Fulvia Onnis che crea i disegni su cui poi io ricamo a mano». Ammirate anche le mostre di pittura, i musei aperti con accesso gratuito, le esibizioni del gruppo Salvaterra di Iglesias e dei balestrieri di Cagliari. Tra questi ultimi, due donne: Maria Bonaria Sanna, infermiera, e Katia Tuveri. «Facciamo un viaggio nel tempo», rilevano.BEATRICE SADDI