Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Timavo, controlli per stanare gli incivili Aperte decine di buste: sono stati individuati i resp

Fonte: L'Unione Sarda
21 gennaio 2019

IL REPORTAGE.

Nei giorni scorsi è entrata in funzione la ruspa per ripulire l'area ma la discarica si è riformata

Via Timavo, controlli per stanare gli incivili Aperte decine di buste: sono stati individuati i responsabili di tre conferimenti irregolari 

Il servizio è programmato per le dieci. Ma, a mezzogiorno e mezzo, i vigili ancora non si vedono. «Siamo stati impegnati in un intervento importante in un'altra zona della città», spiegano gli agenti della Polizia municipale della sezione “vigilanza ambientale” quando arrivano davanti alla discarica abusiva di via Timavo.
I residenti
Mentre aspettano gli operai che devono aprire questi bustoni di spazzatura, esce un'auto dal cortile. «Mi sto vergognando», dice il giovane alla guida a un agente, «di dire che abito qui. Vi rendete conto della situazione nella quale viviamo?». Il quadro è sconfortante: il marciapiedi e parte della strada sono occupati da rifiuti di ogni genere. «Date la colpa a noi», interviene una donna, «e, di certo, anche chi abita qui ha qualche responsabilità. Ma vi giuro che arriva gente da fuori che getta la spazzatura senza neanche scendere dalla macchina».
I controlli
L'Ape della Devizia parcheggia a ridosso della discarica. E gli addetti cominciano a rovistare. Da questi sacchetti esce di tutto, persino una boccetta di metadone. Ma, almeno inizialmente, non salta fuori nessun indizio che faccia risalire all'incivile che ha gettato i suoi rifiuti lì. «Questi maleducati», spiega uno degli agenti, «si stanno facendo furbi: evitano di lasciare indizi che facciano risalire al suo nome».
La scoperta
Gli addetti aprono le buste: si fermano appena vendono un foglietto che potrebbe dare indicazioni sull'identità del maleducato. Ma almeno i primi sono falsi allarmi: saltano fuori ricevute di pizzerie, di bar. In un sacchetto, insieme a tanti foglietti, anche un mazzo di almeno duecento “gratta e vinci”. E, proprio gratta gratta, qualcosa finalmente viene fuori: in due sacchetti, messi uno vicino all'altro, ci sono ricevute di bancomat. Facile risalire all'autore del prelievo e, quindi, alla persona che ha gettato i suoi rifiuti in maniera irregolare.
Incivile in trasferta
L'operazione-lampo sta per terminare. Restano solo alcuni sacchetti da controllare. E proprio uno di questi salta fuori una prova inconfutabile: la residente che si era lamentata qualche minuto prima aveva ragione; tra pacchi di pasta e fogli vari, viene fuori una lettera con la quale si informa che il “signor X” può ritirare la tessera di un market. Non solo: in un'altra busta, c'è nome, cognome e indirizzo. L'incivile abita in viale Monastir. Nei prossimi giorni riceverà un'altra busta, verde, dalla quale scoprirà che quell'abbandono gli costerà 50 euro.
La discarica
Ancora una volta, i mezzi meccanici interverranno per ripulire quell'area. Ma potrebbe essere una delle ultime: ricevuti tutti i documenti, ora il Comune ha l'elenco completo delle persone che vivono in alloggi popolari. Nascondersi e, quindi, evadere diventa quasi impossibile. La prossima settimana, gli addetti effettueranno un nuovo giro per la distribuzione dei mastelli.
Marcello Cocco