COMUNE.
Chiedono il reintegro Contratti non rinnovati:
protesta dei precari
della società De Vizia «Altro che Decreto Dignità, noi siamo stati cacciati senza un motivo particolare». Dura protesta di un gruppo di lavoratori precari della De Vizia ai quali non è stato rinnovato il contratto. Circa dieci ex operai della società che gestisce il servizio di igiene nel capoluogo e nell'hinterland, hanno manifestando all'ingresso del Municipio di via Roma contro quelli che ritengono siano dei licenziamenti causati dalla scadenza di contratti non rinnovati.
Con il nuovo anno è arrivata anche la brutta notizia. «Dal 2007 a oggi sono stato assunto più volte con contratti a tempo determinato», ha raccontato un ex dipendente della De Vizia. «I contratti non sono stati rinnovati con la scusa del Decreto Dignità. Qui c'è uno strano modo di interpretare le leggi». Secondo i manifestanti - che non hanno causato problemi di ordine pubblico - la società che si occupa della raccolta dei rifiuti starebbe effettuando nuove assunzioni. In questo periodo il lavoro che prima svolgevano i dipendenti ai quali non è stato rinnovato il contratto sarebbe coperto da lavoratori di Quartu.
La situazione si sarebbe creata - sostengono i manifestanti - a causa della mancata vigilanza sull'appalto da parte dell'amministrazione comunale. Gli ex lavoratori De Vizia chiedono di essere reintegrati e stabilizzati, come è già successo ad altri dipendenti.
«Non spetta al Comune definire assunzioni in capo a un'azienda privata», affermano da Palazzo Bacaredda. «Il raggruppamento temporaneo di imprese De Vizia, Cooplat, Econord si è impegnato a occupare tutti gli addetti della gestione precedente, oltre a ulteriore personale che si renderà necessario per l'espletamento dei servizi offerti. Il 28 dicembre i sindacati, hanno comunicato all'amministrazione che, come da accordi, il Rti ha assunto a tempo indeterminato tre dei dipendenti precari storici».Il Comune, attraverso i sindacati, garantisce la massima attenzione sul rispetto degli accordi e delle clausole contrattuali.