GIUNTA. Una città a misura di tutti Ora c'è il Puf,
piano urbanistico
dei bambini Lo hanno chiamato Puf, è il Puc dei piccoli: Piano urbanistico fantastico. Nonostante le premesse fantasiose del titolo è una cosa seria e molto più reale di quanto si possa immaginare. Il Puf è perfettamente integrato nel documento approvato dal Consiglio comunale qualche settimana fa e con il quale sono state stabilite le modalità per adeguare il Puc al Ppr e al Pai. Tra gli indirizzi indicati nella variante, infatti, si individuano delle misure per rendere la città a misura di bambino e di bambina.
Ecco, anche per tradurre in pratica le intenzioni di chi lo ha inventato, la Giunta ha approvato la proposta dall'assessorato all'Urbanistica di Francesca Ghirra.
Lo scopo è «reinventare la città e formulare nuove proposte di assetto urbano per creare le premesse di una città più vivibile e accessibile per tutti; sostenere il progetto volto a offrire ai bambini nuovi spazi di gioco attraverso processi di pianificazione partecipata».
La delibera si basa su una serie di iniziative dedicate proprio alla creazione di una città a misura di bambino. In particolare, dal punto di vista economico, sarà fondamentale il fondo creato grazie a “Bambini impresa sociale”, un'associazione interamente partecipata dalla Fondazione con il sud. «L'istituzione del fondo costituisce un'importante sperimentazione per rendere operante una strategia complessiva di lotta alla povertà educativa dei minori». Via libera dunque a idee che favoriscano l'educazione dei più piccoli e individuino spazi nei quali realizzare luoghi di incontro e di gioco. Per essere ammessi a partecipare al progetto Puf bisognerà proporre idee innovative: «Saranno privilegiati interventi sperimentali che prevedano metodologie nuove o tecnologie avanzate».