LA POLEMICA. Il comitato del no: alla Regione basterà una delibera per far chiudere decine di studi
Società di progettazione? «Un errore» Critico il sindaco di Cagliari Zedda: «Non si può rinunciare ai professionisti»
La nuova società di progettazione regionale per le opere pubbliche, varata ieri dalla Giunta, spacca il centrosinistra. Per l'assessore ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini si tratta di «uno strumento snello creato per accelerare la realizzazione di opere pubbliche di rilevanza strategica o con carattere di urgenza». Per Massimo Zedda, candidato alla presidenza della Regione, proprio per il centrosinistra, «è una scelta sbagliata, per la progettazione e la realizzazione delle opere non si può rinunciare all'alta specializzazione dei professionisti». «Le criticità rilevate dal sindaco di Cagliari sono del tutto immotivate», ribatte Balzarini: «La struttura si occuperà solo di interventi strategici».
Attacchi da tutte le parti
Ma “Opere e infrastrutture della Sardegna”, la nuova società, scatena uno scontro che vede tutti contro tutti. Alessandra Zedda, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, definisce «fuori tempo massimo e dai toni elettorali» le critiche del sindaco di Cagliari. «È strano e inusuale che solo ora prenda consapevolezza che la legge sugli appalti presenta diverse criticità».
Norma sbagliata
Anche il senatore Christian Solinas, candidato alla Regione per il centrodestra, giudica severamente l'intervento di Zedda. «Il candidato della sinistra si schiera contro la Giunta Pigliaru per accattivarsi le simpatie dei liberi professionisti evitando però di dire che questa proposta è stata voluta e votata da partiti, assessori e consiglieri che sosterranno lui alle prossime elezioni regionali. La norma - aggiunge Solinas - è certamente sbagliata ma Zedda è l'ultimo ad avere titolo per dirlo. Piuttosto, dovrebbe pretendere dai suoi alleati il ritiro immediato della proposta».
I compiti della società
La nuova società avrà tra i suoi compiti la riqualificazione dell'ex Arsenale della Maddalena, gli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico, il ripristino di opere pubbliche danneggiate da eventi calamitosi, la realizzazione delle ciclovie o infrastrutture per la mobilità elettrica. Confermano la loro assoluta contrarietà i professionisti che operano nel settore dei lavori pubblici. «Si tratta di un provvedimento elettorale che non risolve il problema della lentezza nella realizzazione delle opere, oggi frenate dalla burocrazia», dice Giorgio Angius, ingegnere e coordinatore del Comitato di professionisti: «Alla Regione basterà una delibera di Giunta per acquisire tutte le progettazioni, lasciando senza lavoro decine di studi professionali». ( ma. mad. )