Cagliari come Parigi, capitale dell’arte di strada? I nostri artisti ci stanno provando
Le grandi città europee e anche alcune italiane, considerano l'arte di strada una risorsa, l'imprevedibilità di godersi un pezzetto di spettacolo mentre si cammina per le strade colorate, vivaci e piene di musica. Matteo Angioni un musicista di strada porta avanti una battaglia per favorire l'arte di strada e abbattere i pregiudizi.
Già diversi anni fa ci provarono Valentina Esu e Frank Stara a chiedere alla precedente amministrazione che venisse offerta la possibilità agli artisti di strada di potersi esibire per le vie della città senza dove spendere, ma la proposta si arenò in qualche cassetto del municipio. Quest’anno ci ha riprovato Matteo Angioni. Dopo aver constatato che a Cagliari per esibirsi ogni volta un’artista avrebbe dovuto spendere circa 25 euro, col rischio, visto che in questo mestiere si vive grazie alla generosità degli spettatori casuali, di non arrivare a coprire nemmeno la spesa, ha deciso di provare a cambiare le cose. Forte dell’esperienza maturata in grandi città in cui gli artisti di strada sono considerati una risorsa per i comuni, e armato di quasi 3 mila firme di sostenitori, raccolte con una petizione online, il musicista ha organizzato un evento al quale ha invitato tanti artisti, i primi promotori della proposta Valentina Esu e Frank Stara, e l’assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Paolo Frau.
L’amministrazione comunale si è dimostrata da subito interessata e collaborativa così è stato elaborato un regolamento che prevede appunto che gli artisti di strada si possano esibire senza dover pagare il suolo pubblico, sono state individuate alcune zone, che dovrebbero essere 15, dislocate un po’ in tutta la città come per esempio Piazza Garibaldi, Piazza Costituzione, Via Manno, Piazza Yenne e nel Corso ed è prevista anche una postazione in via Roma. Non sono tutti gli artisti di strada a potersi esibire senza pagare il suolo pubblico, ma solo quelli che lavorano a “cappello” cioè che vengono pagati dal pubblico con le offerte, sono quindi esclusi i ritrattisti o i cartomanti che chiedono un compenso prestabilito. Il regolamento prevede anche una serie di limitazioni allo scopo di garantire una pacifica condivisione degli spazi con i residenti e le attività commerciali delle zone interessate come il limite di potenza imposto per gli impianti di amplificazione che non deve superare i 5 wt.
In progetto anche una App che permetterà la prenotazione sul web delle 15 postazioni che verranno designate dal Comune, a slot di due ore per artista, accessibile dal PC o smartphone. «L’attività dell’arte di strada è ancora avvolta un po’ nel pregiudizio- ha spiegato Matteo- si pensa che le persone che la praticano siano degli sfaccendati o peggio sbandati. Mi è capitato addirittura di non essere stato scelto a un colloquio di lavoro per aver dichiarato che suonavo in strada. Molti di noi, sono professionisti in altri settori, laureati, persone preparate». Nei giorni scorsi a Cagliari si è svolta la manifestazione “Sa Ruga”, un evento dedicato alle arti circensi e performative contemporanee. La manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, ogni anno attira sempre più visitatori: « questi giorni in città si respirava un bellissimo clima, le strade del centro storico erano piene di vita, di colori, il successo di questa manifestazione è la dimostrazione che ai Cagliaritani l’arte di strada piace. Non solo, anche i turisti, i croceristi che arrivano a migliaia, sarebbe bello che venissero accolti oltre che dagli ambulanti che vendono le calamite-souvenir, anche dalla musica, dalle esibizioni».
Nelle grandi città come Parigi o Londra, gli artisti di strada sono tutelati, sono considerati una risorsa, nessuno si lamenta della loro presenza. «Il bello dell’arte di strada- ha spiegato Frank Stara, musicista promotore insieme a Valentina Esu della prima battaglia per favorire l’arte di strada- è che le persone ti scoprono per caso. In un locale la gente viene a vedere te e paga un biglietto per questo, mentre per strada quando si fermano, magari ballano, e decidono di mettere i soldi nel cappello, lo fanno perché gli sei piaciuto, hai suscitato in lui un’emozione». Sicuramente questo nuovo regolamento favorirà le performance di tanti artisti, statue umane, giocolieri, musicisti, regalando al centro storico quell’aria un po’ romantica, da sogno, che si vive per le vie di Parigi. «Abbiamo uno spazio bellissimo a Cagliari- conclude Matteo Angioni- il parco della musica, quale migliore spazio per esibirsi? Domani abbiamo in programma una passeggiata con l’Assessore Frau, per le vie della città per individuare con precisione gli spazi in cui ci si potrà esibire e decidere come delimitarli. Siamo molto soddisfatti della collaborazione con le istituzioni, siamo sicuri che l’arte di strada conoscerà un nuovo sviluppo in città».