Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il posto fisso? Il 64% resta a casa

Fonte: L'Unione Sarda
10 dicembre 2018

COMUNE. La pre-selezione per i 27 contratti a tempo indeterminato si è conclusa ieri

 

Solo 1.546 dei 4.334 ammessi al concorsone hanno sostenuto le prove 

 

 

 

Più della metà ha preferito restarsene a casa. Dei 4.334 candidati ammessi ai concorsi per un posto in Comune, il 64 per cento ha disertato le pre-selezioni che si sono concluse ieri all'hotel Setar di Quartu. Nonostante le assenze, tuttavia, il concorsone ha riunito nel piazzale interno dell'albergo una moltitudine di aspiranti impiegati che in sessanta minuti si sono cimentati con sessanta domande: logica, diritto, organizzazione degli enti locali le materie principali dei quesiti.
Chi sono
Qualcuno si è fatto accompagnare da un parente, mentre qualcun altro ha affrontato la prova insieme alle amiche. Tra loro disoccupati cronici e nuovi, dipendenti di altri enti pubblici, praticanti legali e neo-laureati. Sorrisi tesi e occhiaie profonde, per molti la prova generale farà la differenza tra una vita da emigrato o il ritorno a casa, il rientro in famiglia ogni sera o la telefonata con moglie e bambini a decine di chilometri di distanza. Pierpaolo Murgia, 49 anni, per esempio, lavora al Comune di Seulo e spera di raggiungere bambini e compagna a Cagliari. Il fratello - sindaco di Seulo - non gli ha concesso la mobilità e così lui ha dovuto intraprendere la via più difficile: il concorso esterno. Le ha tentate tutte: mercoledì alle 8.30 la prova da funzionario geologo, alle 15 dello stesso giorno quella da geometra e ieri il test da amministrativo contabile. «Non solo, la prossima settimana parteciperò a due concorsi banditi da Forestas».
La sveglia è suonata alle 6.30 in casa Mereu a Orroli. Babbo Salvatore, pensionato di 68 anni, ha accompagnato il figlio Christian. «Sono disoccupato e superare il concorso sarebbe molto bello», si augura il figlio. Più determinato il padre: «L'importante è partecipare e non perdere, né pareggiare». Alle 11 si prepara a entrare anche Silvia Pintus, cagliaritana 41enne, che nell'ultimo anno ha provato dieci concorsi pubblici. Proprio in uno di questi, a Ussana, ha incontrato Lucia Pani, e ora insieme sperano di ottenere una scrivania in Comune. Ha appena finito il test, invece, Federica Muscas, 27 anni, una laurea in Giurisprudenza e la testa sulle spalle: «Un posto del genere, a tempo indeterminato, mi garantirebbe una qualità della vita e una serenità che molte altre professioni non danno».
Le regole
L'appuntamento con il primo turno è alle 8.30, a seguire quello di mezzogiorno e, infine, la sezione pomeridiana delle 16. Telefoni spenti (ma non requisiti dalla commissione), bagni chiusi e questionari diversi per ogni fila così da evitare di sbirciare il foglio del vicino.
I numeri
Gli ammessi alle selezioni erano 4.334 ma solo 1.546 si sono presentati in aula durante i tre giorni di prove. Nel dettaglio: per la sezione funzionario geologo solo 40 presenti su 86 ammessi, per l'ingegnere idraulico 34 su 60, per i tre posti da geometra 200 su 520, per i due contratti da istruttore direttivo di ragioneria 109 su 355, dei 562 candidati ai dieci posti da agente di polizia municipale hanno risposto all'appello in 215, mentre per gli amministratiti contabili su 2.751 ammessi solo 948 hanno sostenuto le prove.
Ora che la prima scrematura è stata completata gli uffici si metteranno al lavoro per organizzare le prove successive. «Gli scritti potrebbe svolgersi a febbraio - annuncia l'assessore al personale Danilo Fadda -. I numeri di questi concorsi e le storie dei candidati dimostrano che molte persone sono in cerca di un lavoro e sono disposte a trasferirsi anche da molto lontano pur di averlo. E poi, la nostra è una bella città con una qualità della vita molto alta».
Mariella Careddu