Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Proteste per i contenitori condominiali

Fonte: L'Unione Sarda
10 dicembre 2018

RIFIUTI. Le criticità legate alla raccolta porta a porta

 

 

Tassa e sovrattassa. La questione dei contenitori dei rifiuti condominiali, che devono essere spostati dai cortili e sistemati per strada nei giorni di ritiro per ogni categoria di rifiuto, continua a creare malumori. Quando - accade spesso - nessuno dei condòmini si prende la briga di farlo a vantaggio di tutti, non resta che rivolgersi a una ditta specializzata. Che si fa pagare, ovviamente.
Le ultime lamentele giungono dal quartiere di Sant'Avendrace, dove la raccolta con il sistema “porta a porta” è iniziata di recente. «A quanto sembra, non basta pagare la Tari», protesta Antonio Saba, che abita in via Temo, «perché dobbiamo spendere altri sette euro al mese ciascuno: servono per pagare la ditta che movimenta i contenitori condominiali tra cortile e strada». Fatti i conti, è un aggravio di spesa di 84 euro ogni anno per ciascuna famiglia: «Una cifra che si somma a quella della tassa per i rifiuti, che è giusto pagare. Quel che non è corretto, è che il nuovo sistema ci carichi anche il costo di un servizio che lo stesso Comune ci mette nelle condizioni di dover acquistare».
Non è l'unica voce di protesta che si leva dal rione di Sant'Avendrace, sempre per lo stesso motivo: i costi che le famiglie devono sopportare per la movimentazione dei cassonetti condominiali. L'unica alternativa è un'intesa tra le famiglie residenti, che potrebbero occuparsene a turno, ma mettere d'accordo interi condomini non è mai semplice. Così, non resta che pagare.