Di Paolo Rapeanu 6 dicembre 2018
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Una maxi statua alta 20 metri sul mare di Cagliari. Su Siccu o Sant’Elia, o via Roma, poco importa, perché “è un’operazione che non ha prezzo per la sua importanza, visto che sarebbe un investimento che poterebbe un ritorno economico incalcolabile alla città e alla Sardegna”. La proposta arriva dal consigliere dei Riformatori Sardi Raffaele Onnis, con tanto di mozione presentata in Comune. “È un’operazione che non ha prezzo, qualunque sia il costo bisogna guardare al ritorno economico per la città e l’intera Isola. Cagliari deve essere la porta d’accesso, sempre più, della regione dal punto di vista culturale, storico ed identitario”. Un bronzetto nuragico, quindi, ma Onnis lancia un sondaggio sul web: “I cagliaritani possono eventualmente proporre un altro ‘simbolo’, senza nessun problema”.
Un progetto che, per Onnis, “darebbe lustro a Cagliari, la civiltà nuragica è stata fondamentale per tutti noi. Un monumento che scateni l’imprinting nel visitatore e diventi virale, così come avviene per altre città del mondo con altri simboli identitari che richiamano i turisti, gli esempi sono tantissimi: la Torre Eiffel – Parigi; il Colosseo – la Civiltà Romana; la statua della Libertà – la libertà e New York; la Torre di Pisa; le Piramidi – la Civiltà Egizia; la statua di Cristo – Rio de Janeiro. La scelta dei luoghi e dei materiali da utilizzare (preferibilmente bronzo), dovrebbe avvenire in condivisione e con il coinvolgimento di tutte le parti interessate Demanio, Regione, Autorità portuale, Sovrintendenza, Università”.