Rassegna Stampa

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Cagliari, guerra alle discariche dopo l’addio ai cassonetti: il comune schiera i “volontari”

Fonte: web Castedduonline.it
6 dicembre 2018

 

 


Di Ennio Neri  5 dicembre 2018
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Guerra ai cafoni della spazzatura. Dopo la scomparsa dei cassonetti emerge il problema delle discariche sparse per la città. Ecco la soluzione del Comune: privati cittadini che andranno a pattugliare il territorio. Ieri mattina la commissione Innovazione tecnologica e decoro urbano ha illustrato il Regolamento per l’istituzione della figura del “Volontario Ambientale Comunale”, per tutti coloro che si vogliono mettere a disposizione dei cittadini per fornire attività di sensibilizzazione e informazione sulle corrette pratiche da seguire nel conferimento dei rifiuti, ricezione di segnalazioni, prevenzione e controllo del territorio.

“ Siamo convinti che i cittadini accoglieranno favorevolmente questa iniziativa”, spiega Giorgia Melis, presidentessa della commissione Innovazione tecnologica, “l’idea di poter dedicare qualche ora a settimana per migliorare il controllo nel proprio quartiere ed evitare che si creino situazioni di degrado ha già portato diversi cittadini a richiedere come potersi rendere utili per la loro città. Un ruolo dei cittadini partecipato e attivo che ci ha portato alla redazione di questo regolamento”.

“L’istituzione della figura del volontario ambientale nel comune di Cagliari è ispirata alle buone pratiche in uso in altre città italiane”, spiega Claudia Medda, assessora al Decoro urbano, “e intende valorizzare il ruolo partecipativo dei cittadini con attività di sensibilizzazione e informazione sul corretto conferimento dei rifiuti, prevenzione di comportamenti che possano compromettere l’ambiente e il decoro urbano e segnalazione di specifiche criticità”.

Il Comune si occuperà di assicurare l’adeguata formazione e il necessario coordinamento con gli uffici competenti affinché il tempo messo a disposizione dai volontari possa concorrere “a migliorare il decoro e accrescere la sensibilità ambientale in città”, conclude la Medda.