Gli esempi Jacarande e fitolacche capitozzate
A colpi di capitozzature più d'un albero è morto. Avevano creato scalpore i colpi inferti alle jacarande di via Dante, largo Carlo Felice e via Pessina. Così come le capitozzature dei ficus retusa di viale Trieste o di San Benedetto. «È una pratica che danneggia la pianta irreversibilmente, perché il Comune continua a seguirla?», è una delle domande del Conalpa.
Gli esempi, nel dossier dell'associazione, sono tanti. Un capitolo riguarda la fitolacca di via del Pozzetto: «È stata capitozzata più volte - si legge - e com'era immaginabile le carie causate dai tagli indiscriminati hanno causato danni irreversibili, peggiorati negli anni, seguiti dal crollo e infine dalla morte della pianta». Il fatto che dopo la capitozzatura le jacarande di via Pessina e via Dante siano ricoperte di foglie «non significa che siano in fase di ripresa: è solo un disperato tentativo di sopravvivenza dell'albero. La pianta è fragile e così sarà nuovamente oggetto di ulteriori interventi e ad alto rischio di schianto, un circolo vizioso». Altro esempio gli alberi del largo Carlo Felice, che oltre alle capitozzature sono stati incappucciati dentro le reti. (c. ra.)