QUARTIERE EUROPEO. La protesta Il rione dimenticato:
luci spente, degrado e marciapiedi rotti Il quartiere Europeo alza la voce e chiede maggiore attenzione per il decoro urbano compromesso dal degrado di strade e marciapiedi, con un parco pubblico iniziato a gennaio e ridotto a un cantiere abbandonato. Ieri pomeriggio un gruppo di residenti si è dato appuntamento davanti alla stazione dei vigili urbani di via Avicenna per dire basta al disinteresse dell'amministrazione. «I marciapiedi sono impraticabili - dice Fernando Campoli - sono stati fatti in maniera provvisoria col bitume più di 25 anni fa, ma così sono rimasti e ora sono talmente malconci che è diventato pericoloso camminarci». Ma non solo, Bruno Villani denuncia invece i problemi della rete idrica: «Abbiamo avuto problemi anche con Abbanoa, perché qui le tubature si rompevano di continuo. Per evitare il disagio è stata ridotta la pressione dell'acqua che ora non arriva nemmeno alle abitazioni al primo piano». Guai anche con l'illuminazione delle strade che «va e viene, rendendo spesso poco sicure le vie del quartiere e costringendo di frequente i residenti a contattare i gestori dei servizi per il ripristino» afferma Anna Lara. Dietro la stazione dei vigili l'intervento di implementazione del verde si è trasformato in un'incompiuta. Un recinto di reti arancioni circonda lo scheletro di alcune passerelle, mentre nelle aiuole è possibile scorgere tra l'erba folta alcuni secchielli e materiale edile completamente abbandonato. Il cartello affisso dal Comune recita: inizio dei lavori 8 gennaio 2018, 120 giorni di durata del contratto, per un importo di oltre 52 mila euro. Sullo stato del quartiere Europeo verrà presentata dal consigliere Alessandro Sorgia un'interrogazione al sindaco e all'assessore competente.
Giacomo Dessì