PIRRI. Allagamenti e strade chiuse

Sono iniziati pochi giorni fa a Pirri i lavori di ripristino della via Socrate. La strada è chiusa al traffico da settembre e l'accesso è riservato ai residenti. «Sono state messe le transenne ma dal Comune nessuno ha mai chiarito il perché - dice il consigliere della Municipalità Matteo Atzori -. Sotto via Socrate sono state installate nel 2016 delle vasche di laminazione dell'acqua costate in tutto 4,5 milioni di euro. C'è forse un problema con quelle?». Dall'ufficio Mobilità del Comune fanno sapere che «il transito delle auto è stato ridotto per un importante intervento di manutenzione necessario a seguito dell'ondata di maltempo di settembre e che le ultime grosse piogge hanno prodotto ulteriori danneggiamenti al manto stradale». Rilancia Atzori: «Ci dicono che non ci sono problemi con le vasche ma i danni, proprio in quella via, sono evidenti. Nonostante i milioni spesi gli allagamenti in quel punto non sono cessati e le vasche si sono dimostrate inefficaci».
Viabilità
A tutto questo ora si è aggiunto il problema del traffico che è stato dirottato su strade inadatte a sopportare certi volumi di transito per così tanto tempo. I veicoli sono infatti costretti da quasi due mesi a passare su vie strette e congestionate con conseguenti disagi. I lavori in via Socrate erano stati bloccati in attesa che la pioggia cessasse e gli operai potessero tornare in cantiere. Ora l'attività è ripresa e, a detta del Comune, non durerà più di qualche giorno. Alcuni rigonfiamenti dell'asfalto sono già stati eliminati. Intanto il malcontento dei cittadini è aumentato e la polemica non si placa, soprattutto alla Municipalità che si sente tagliata fuori dalle decisioni. «Tutto è nebuloso intorno a questa chiusura - chiosa il consigliere Atzori -, la cosa che più ci fa arrabbiare è che a tutt'oggi nessuna comunicazione è pervenuta al consiglio della Municipalità: nessuno ci ha detto che tipo di lavori sono stati effettuati per il ripristino, se questi eviteranno il ripetersi dei disagi in futuro e a quanto ammontano i costi». Le vasche di laminazione vengono impiegate per la raccolta dell'acqua piovana che viene prima accumulata e poi scaricata gradualmente nei collettori meteorici, riducendo il rischio allagamenti. Sono opere ingegneristiche di dimensioni importanti; quelle utilizzate a Pirri hanno una profondità di circa 7 metri, con una sezione interna di 6 metri per 6 e una lunghezza di 100 metri.
Giacomo Dessì