Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nuovo regolamento per le aree di edilizia popolare Le zone in concessione assegnate attraverso regol

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2018

COMUNE.

Approvato dal Consiglio Nuovo regolamento
per le aree
di edilizia popolare Le zone in concessione assegnate
attraverso regolari bandi di gara

Il Consiglio comunale ha approvato con 22 voti favorevoli e 4 astenuti il nuovo regolamento per l'assegnazione delle aree di proprietà comunale destinate alla realizzazione di interventi di edilizia economica popolare da parte di cooperative, privati, imprese e fondi immobiliari. L'Aula, contestualmente, ha anche dato il via libera allo schema di convenzione per la cessione del diritto di superficie o di proprietà.
La rivoluzione
Il provvedimento, illustrato mercoledì dalla vice sindaca Luisa Anna Marras, è passato quasi in sordina a Palazzo Bacaredda, ma rappresenta una novità che cambierà radicalmente il modo di assegnare le quote di cessione per l'edilizia popolare in punti cardine del capoluogo come Barracca Manna, Mulinu Becciu, Sant'Elia, Piana di San Lorenzo, Su Stangioni e in tutte quelle aree comunali nelle quali il Puc prevede la possibilità di realizzare edifici. «Non solo, la delibera appena approvata consentirà una ripresa del mercato immobiliare, ponendo un freno allo spopolamento del capoluogo, in quanto destinata in particolar modo ai giovani e alle coppie», afferma Fabrizio Marcello, presidente della commissione comunale Patrimonio.
La delibera aumenta anche la trasparenza degli atti comunali: tutte le aree destinate al Peep (Piani edilizia economica popolare) saranno assegnate con un regolare concorso e non più secondo discrezionalità e criteri variabili. «I terreni destinati all'edilizia popolare sono sempre stati molto ambiti perché consentivano sgravi fiscali e notevoli agevolazioni. Nel 2005 - afferma Marcello - le norme sono cambiate diventando più rigide». Come? «In pratica i notai cagliaritani, adeguandosi alla legge, non stipulavano gli atti di vendita perché il Comune non aveva ancora adottato il regolamento con i criteri per l'assegnazione delle aree». Un problema soprattutto per chi aveva costruito nella parte alta di Barracca Manna. «Saranno loro i primi a beneficiarne», aggiunge il presidente della commissione Patrimonio. Le altre aree saranno individuate dal Consiglio attraverso il Puc e potrebbero essere le aree che rappresentano il naturale sbocco per nuove costruzioni. Oltre a spazi come Su Stangioni e San Lorenzo, l'Aula potrebbe valutare nuove volumetrie anche nell'ex mattatoio di via Po e nell'ex Mercato ortofrutticolo di viale Monastir. «Inoltre - aggiunge Marcello - con il nuovo regolamento daremo certezze alle imprese di costruzioni e alle cooperative, in alcuni casi fallite nell'attesa vana del documento approvato avant'ieri».
Edilizia popolare
Gli effetti di cui parla Fabrizio Marcello si sono materializzati già nel 2016, quando è stato approvato dal Consiglio comunale un documento che rimuove i vincoli che impedivano la vendita degli appartamenti di edilizia economica e popolare. «In due anni circa 70 proprietari sono riusciti ad alienare le loro 70 abitazioni. Di fatto ha permesso di venderli al prezzo di mercato, consentendo al Comune, attraverso gli oneri, di incassare oltre 130 mila euro». Qual è il criterio? «Le concessioni più recenti pagano di più». Un esempio. «Il costo a Mulinu Becciu è inferiore rispetto alle case di Sant'Elia». In euro? «Per un'abitazione di circa 100 metri quadri il costo è di circa tremila euro».
Andrea Artizzu