Nero su bianco

di Boucar Wade 

Cagliari ha aperto il sipario alla nuova solidarietà ai migranti.
Il progetto umanitario “La via di terra” è decollato nel capoluogo e farà tappa in diverse città italiane.
Il teatro della ex Vetreria è stato testimone della presenza di un pubblico giunto da tutta l'Isola, Vari artisti si sono alternati sul palco, dando voce e anima a un'iniziativa di sensibilizzazione al salvataggio dei migranti, ultimamente trascurati nelle acque del Mediterraneo.
Lo scopo del progetto, raccogliere fondi per le navi salvavite in mare, è stato raggiunto nella sua prima uscita nazionale.
Generosità e umanità dei presenti hanno dipinto una serata ricca anche dal punto di vista culturale.
Una dei principali artefici dell'iniziativa è la scrittrice Michela Murgia, la quale ha sottolineato che la «disumanità non ci appartiene» e non ha mancato di manifestare tutta la sua gratitudine verso i sardi che, come sempre, hanno mostrato una grande sensibilità verso le sofferenze di qualsiasi comunità.
Il cambiamento comportamentale sul recupero di uomini, donne e bambini in pericolo di vita in mare e il loro sbarco sul suolo italiano hanno offerto allo sguardo di tutti immagini e momenti difficili, chiamando in causa buona parte della coscienza collettiva; motivo per il quale quest'ultima non vuole stare a guardare con indifferenza ma soprattutto vuole contribuire a una soluzione umana del complesso problema migratorio che gravita sulle rotte del Mediterraneo.
L'entusiasmo col quale Cagliari ha avviato La via di terra dimostra grande determinazione nel giocare un ruolo centrale nel futuro del progetto: una missione carica di difficoltà e ostacoli su diversi livelli ma fattibile grazie all'adesione dei più. Ciò è stato compreso attraverso i diversi interventi che si sono succeduti durante la serata.