La lettera. La posizione della società nel mirino dell'esposto

«Ogni volta che partecipiamo a una gara c'è qualcuno che cerca di destabilizzare tutto»

Appalto avvelenato, scende in campo la De Vizia Transfer Spa. La società, con un comunicato, afferma: per ogni gara in cui siamo coinvolti siamo oggetto di attacchi tesi a destabilizzare gli ambienti e crearci un danno a vantaggio di altri. «La società Azura, incaricata dal Comune di predisporre il progetto », scrive l'Spa, «ha sempre svolto questo tipo di attività per una pluralità di amministrazioni, non solo in Sardegna. Così come ha prestato consulenze non solo per la de Vizia ma anche per altre imprese del settore, che verosimilmente parteciperanno alla gara indetta dal Comune». Nessun mistero, quindi, come farebbe supporre la lettera inviata in Procura: tutto alla luce del sole. «Azura poi», prosegue la nota, «si è limitata a predisporre il solo progetto tecnico concernente il porta a porta L'incarico non comprende né la predisposizione del bando né del capitolato di gara. E questi sono gli unici atti che contengono la fissazione dei requisiti per la partecipazione alla procedura pubblica, che spettano ai dirigenti comunali così come la modalità di svolgimento della gara e gli elementi di valutazione delle offerte ». La de Vizia si chiama fuori dai veleni, quindi. Tensioni scaturite anche a causa della lunga durata (nove anni) dell'appalto, che secondo alcuni l'avvantaggerebbero. Al contrario, sostiene la società, «la lunga durata potrebbe danneggiare la società: le imprese concorrenti sono incentivate a partecipare». Gli investimenti potrebbero essere infatti recuperati sul lungo periodo. Quanto alla gestione del servizio di De Vizia in altri Comuni la società precisa: gare legittimamente vinte, senza nessun ricorso da parte di nessuno. A dimostrazione della regolarità delle procedure.