Rassegna Stampa

Il Sardegna

Rifiuti, fumata nera sul maxi appalto la nuova gara spacca la maggioranza

Fonte: Il Sardegna
29 luglio 2009

Comune. A vuoto la prima seduta sulla delibera di Giunta. Trattative fino tarda notte, oggi si torna in Aula

I Riformatori contestano il capogruppo L'opposizione: «In quali zone il porta aporta»?

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Guerra nel centrodestra. Il maxi-appalto sui rifiuti non passa. La maggioranza si spacca sui 9 anni di durata e sul porta a porta. A nulla sono valse le trattative mandate avanti anche dal sindaco nel corso della giornata. Così, al momento del dibattito sul progetto della gestione dei rifiuti, la maggioranza si è accorta di non avere i numeri per dire sì alla delibera di giunta. Scintille anche tra i Riformatori, contestato dai suoi il capogruppo (ed ex assessore) Giorgio Angius, scettico sul porta a porta in arrivo.
IL RESTO è un film visto troppe volte in questa consiliatura. Sospensione della seduta, conferenza di capigruppo e poi il rinvio. E stasera si torna in aula. Per molti dietro la melina del consiglio, non ci sarebbe solo la mancanza di precisione su quali zone avranno il porta a porta e quali invece i cassonetti a badge e le isole interrate. Più che altro ci sono sospetti sulla richiesta di un voto dell'aula su un atto tecnico e gestionale di competenza degli uffici, in un clima surriscaldato da lettere anonime e indagini della Procura. Non potevano mancare infine i conti in sospeso tra i consiglieri e la giunta. Il risultato è il blocco del progetto. E del bando. Con il commissariamento del servizio che incombe il 31 dicembre 2009, quando non saranno più consentite le proroghe che da anni garantiscono il ritiro della spazzatura in città. L'atmosfera in aula era tesa già dalle prime battute. Il presidente del consiglio Sandro Corsini ordina la discussione di due interrogazioni urgenti. Vengono messe ai voti alcune pratiche di Urbanistica e un emendamento della giunta al Pum (piano urbano mobilità). Esaurite le interrogazioni e gli ordini del giorno, è il momento della discussione della delibera sui rifiuti. Ma non tutti (An, Udc e anche tra le fila dei Riformatori) hanno intenzione di dire sì a scatola chiusa ad una delibera costosissima (il piano esaminato nel dettagli costa quasi 400 milioni di euro). E l'unica proposta di emendamento che circola in aula è quella dell'opposizione: un documento firmato dai capigruppo Ninni Depau, Pd, Francesco Ballero, Socialisti, Massimo Zedda, Sinistra democratica, Radhouan Ben Amara, Città promessa e Claudia Zuncheddu, Sardisti. La proposta mira a redigere una nuova delibera del consiglio che contenga analisi dettagliate della raccolta dei rifiuti in zone della città dove il servizio porta a porta presenta maggiori criticità. Si chiede una nuova suddivisione degli ecocentri in tutte le circoscrizioni.
NON SOLO. L'opposizione chiede una durata di 5 anni del servizio, di allineare la spesa complessiva annuale e pluriennale dell'appalto ai costi medi per abitante registrati in Sardegna ed in Italia negli ultimi 3 anni a parità di tipologia di servizi. Infine la richiesta di includere tra gli allegati del progetto le modalità di aggiudicazione della gara, le motivazioni tecniche ed economiche e in caso di aggiudicazione tramite valutazione “dell'offerta più vantaggiosa”, i criteri in base ai quali dovranno essere attribuiti i punteggi. E oggi si torna in aula. Floris la settimana scorsa è stato chiaro: «si vota perchè altrimenti non sarò in grado di governare il servizio». Il sindaco alludeva alla ristrettezza di tempi a disposizione agli uffici per bandire una gara in tempi stretti. L'attuale servizio è in proroga fino a tutto settembre 2009, ma Floris ha la possibilità di prorogarlo soltanto fino al 31 dicembre e non oltre. Soltanto in caso di gara già avviata la Regione potrebbe consentire una proroga nel 2010. Altrimenti sarà commissariamento. ¦


La chiave

Tensione nel Pdl riuniti fino a tardi ¦
¦ Il sindaco ha riunito fino a tarda sera i capigruppo e l'assessore alla Pianificazione Giagoni. Si cerca l'intesa.

«Tempi stretti votiamo subito» ¦
¦ «Si parla di tempi stretti, ma non si vota mai», sottolinea Edoardo Tocco, Fi, «è una patata bollente spero la si voti domani».

«La maggioranza? Eterna indecisa» ¦
¦ «L'ennesimo rinvio denota l'incapacità della giunta di prendere decisioni», accusa il capogruppo Pd Ninni Depau, «dopo aver detto chiesto i tempi ristretti».

«Manca il coraggio di dire sì al piano» ¦
¦ «Abbiamo lavorato in modo costruttivo», spiega Francesco Ballero, «ma dall'altra parte non si ha il coraggio di riconoscere pubblicamente il piano».