Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le ragioni dei conti in rosso al Tecnocasic: «Meno rifiuti, manutenzione e due incendi»

Fonte: L'Unione Sarda
18 ottobre 2018

COMUNE. Il bilancio passa in Commissione. Errore degli uffici sulle assunzioni Le ragioni dei conti in rosso al Tecnocasic:
«Meno rifiuti, manutenzione e due incendi»

Nessuna audizione in Commissione bilancio. La convocazione last minute ha costretto i vertici di Tecnocasic - chiamati in gran fretta a presentarsi in Comune per spiegare le ragioni di sedici assunzioni a fronte di un bilancio con un milione e mezzo di passivo - a ringraziare, declinare l'invito e inviare una relazione dettagliata nella quale si spiega ogni cosa. Il capitolo Tecnocasic era presente nel Bilancio consolidato del Comune che, dopo due giorni di discussioni, è passato ieri in Commissione senza il voto della minoranza.
Ai dubbi sollevati prima della seduta di martedì dai consiglieri Federico Ibba e Franco Stara risponde l'amministratore unico del Tecnocasic Giuseppe Cuccu poco prima di mettersi al lavoro per compilare il documento inviato nel pomeriggio al Municipio di via Roma. «La ragione del bilancio in passivo è legata alle sospensioni straordinarie del 2017 che sono state necessarie per il ripristino funzionale del termovalorizzatore, oltre a quelle dovute ai due incendi che abbiamo subito».
Sulle assunzioni Cuccu contesta i dati finiti nelle mani degli amministratori. «C'è un errore. Non abbiamo assunto nessuno. Anzi, la pianta organica è stata ridotta di sette unità». Ecco dunque il dato ufficiale: «Al 31 dicembre del 2016 avevamo 244 dipendenti che alla stessa data dell'anno successivo sono diventati 237, tutti a tempo indeterminato».
Le consulenze
Oltre al personale interno, sul sito della società (unico azionista il consorzio Cacip), figurano anche numerose consulenze. Mario Salaris ha un compenso di 63 mila euro «è il revisore legale nominato dall'assemblea»; Paolo Pruner e Maria Laura Vacca (entrambi a 30 mila euro), Franco Pinna (45 mila euro) «sono componenti e presidente del collegio sindacale»; Caterina Colombo (24 mila euro) «è una consulente in supporto al nostro responsabile della sicurezza che vista la dimensione dello stabilimento non ce la fa a fare tutto»; Michele Caracciolo (33 mila euro) «è il commercialista della società. Anche se abbiamo dipendenti qualificati che caricano le fatture, serve un professionista per la compilazione del bilancio»; Domenico Giuseppini (39 mila euro) «si tratta di un vecchio incarico relativo ai primi sei mesi del 2017. È un ex dirigente Tecnocasic in pensione che ha seguito la parte tecnica».
La Tari
Dopo il passaggio in Commissione la questione è stata illustrata al Consiglio. «Il bilancio in rosso del Tecnocasic causerà un aumento della Tari. A fronte di minori ricavi dovuti alla minore quantità di indifferenziato i costi del personale rimarranno invariati. Delle due l'una: o si licenzierà il personale o si aumentano le tariffe», ha attaccato Ibba (Centristi per l'Europa) in Aula. Per Stefano Schirru (FdI) il punto è un altro: «C'è un contenzioso tra Comune e Tecnocasic. Ho più volte chiesto di avviare una trattativa di conciliazione. Parole al vento. Intanto l'ammontare del contenzioso é sempre più consistente e ha comportato un accantonamento nel fondo rischi di 60 milioni di euro».
Mariella Careddu