Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Sindaco premia l'ex rossoblu Andrea Cossu

Fonte: L'Unione Sarda
10 ottobre 2018

COMUNE. Riconoscimento del Consiglio per “l'attaccamento alla maglia e alla città”

 

 

 

Un grande calciatore, una persona perbene. Un signore. Legato da sempre alla sua squadra, il Cagliari; strettamente affezionato, da sempre, alla sua città. Sin da quando, ancora ragazzino, batteva il campo di calcio, con risultati lusinghieri, della Johannes.
Appese al chiodo scarpette e maglia alla fine dello scorso campionato, dopo aver militato nell'Olbia, nella Hellas Verona, nella Torres e nel Lumezzane, ed essere tornato a Cagliari per la sua ultima stagione su volere del presidente Tommaso Giulini, ora Andrea Cossu si occupa, quale esponente dello staff del Cagliari Calcio, del settore giovanile e di scouting insieme a Daniele Conti.
Il Consiglio comunale, quale riconoscimento per il suo impegno sportivo e professionale ma anche e soprattutto per il suo stile di vita che lo ha messo di fatto tra i grandi “signori dello scudetto” come Riva, Tommasini, Greatti, Martiradonna (un paragone fatto ieri in Aula dal sindaco Massimo Zedda), ha scelto di premiare il trequartista rossoblu.
È stato il presidente dell'Assemblea, Guido Portoghese, a ricordare le tappe della sua bella carriera durante una cerimonia cui hanno anche partecipato, oltre ai familiari del calciatore, anche dirigenti della società e il direttore generale Mario Passetti. È stato quest'ultimo a puntualizzare il ruolo decisivo di Andrea Cossu per dare fiducia ai suoi compagni, durante l'ultima difficile stagione, imprimendo coraggio anche quando il clima e i risultati non aiutavano.
Visibilmente emozionato, Cossu ha ringraziato sindaco e Consiglio ammettendo la sua felicità per il riconoscimento ricevuto.
Chiusa l'attività agonistica l'8 agosto scorso nell'amichevole con l'Atletico Madrid, l'ex numero 7 del Cagliari ha ammesso: «Mi riempie di orgoglio aver ricevuto questo premio ma soprattutto la motivazione perché ciò significa che i valori che hanno accompagnato la mia carriera non sono passati inosservati». (a. pi.)