VIALE TRENTO. L'associazione Sant'Avendrace gestisce lo spazio tutte le domeniche
La denuncia: «Non puliscono e lasciano i rifiuti per strada»
Pagano regolarmente il canone, controllano che la merce non sia contraffatta o rubata e puliscono il piazzale. L'associazione “Sant'Avendrace”, che gestisce il mercatino domenicale di piazzale Trento, dichiara guerra agli abusivi. I soci, tutti venditori ambulanti con regolare autorizzazione comunale, non ci stanno a essere accusati ingiustamente del degrado causato da chi espone oggetti di dubbia provenienza nei marciapiedi che costeggiano lo spiazzo di fronte alla sede della Regione e di fatto imprigionano chi abita lungo l' esposizione . Centinaia di bancarelle di cianfrusaglie spesso di nessun valore, tanto che a fine giornata vengono abbandonate nella discarica a cielo aperto dei parcheggi regionali di via Cesare Battisti. Ma anche rivendite di frutta e verdura, formaggio e, ultimamente, anche un barbiere sotto l'albero di via Nazario Sauro.
LA STORIA Franco Rachel e Italo Sesselego sono, rispettivamente, presidente e vice dell'associazione Sant'Avendreace. Rachel, ex ferroviere ora in pensione, è da sempre impegnato per rendere vivibile uno dei quartieri più caratteristici della città, cuscinetto tra il centro e la periferia, e aiutare chi ne ha bisogno. «Il ricavato dalla vendita viene utilizzato per iniziative benefiche», affermano i due. Ma com'è nato il mercatino? «Ho sempre esposto la mia merce al Bastione», racconta Rachel in perfetta cadenza cagliaritana. «Una domenica di tempesta io e il mio amico Tomaso Meloni ci siamo fermati in questo spiazzo. E da allora ogni santa domenica - unica eccezione per Sant'Efisio - dalle 3 del mattino siamo nel piazzale per il mercatino. Un'iniziativa nata grazie a due politici di colore politico diverso: l'ex sindaco Mariano Delogu e il consigliere regionale Piero Comandini». Circa duecento stalli, non sempre al completo, soprattutto col maltempo. «La nostra associazione paga regolarmente alla Regione (proprietaria dell'area) un canone da 752 euro al mese, in pratica quattro mezze giornate», spiegano Rachele Sesselego. Le spese non sono finite. «Sono a nostro carico la vigilanza e la pulizia. Non abbiamo scopo di lucro e abbiamo i prezzi più bassi d'Italia: 10 euro per i tappetari, 15 euro per le auto e 15 euro per i furgoni». Il ricavato viene reinvestito per il quartiere. «Abbiamo organizzato manifestazioni di carnevale e sfilate di moda. Abbiamo portato anche gli alpini», affermano Rachel e Sesselego.
IL DEGRADO «Siamo stufi di essere additati come causa del degrado della piazza e delle strade limitrofe: noi puliamo sempre con cura dopo il mercatino. Gli altri si sbarazzano delle cose inutili gettandole nel garage regionale». Per Rachel e Sesselego i responsabili dell'incuria sono gli abusivi. «Un tempo i controlli dei Vigili urbani erano costanti, ora, forse per una scelta politica precisa, regna l'anarchia. Il fenomeno - aggiungono - ha ormai raggiunto dimensioni incontrollabili. Gli abusivi sono sempre andati avanti con permessi taciti. Mi chiedo come riusciranno a riportare le cose nella normalità? È bene che si ricordino che non esiste solo piazza Del Carmine, ma perché carabinieri e polizia da noi non si vedono mai? E la Guardia di finanza che lotta contro la merce taroccata»? Eppure, a sentire i responsabili, piazzale Trento è uno dei mercatini più importanti dell'Isola. «Arrivano da ogni angolo della Sardegna per vendere i prodotti tipici e dell'artigianato».
Andrea Artizzu