Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nel pubblico impiego centinaia di posti in palio

Fonte: L'Unione Sarda
3 ottobre 2018

Partono le assunzioni alla Regione, nella Sanità e in molti Comuni

 

 

La stagione dei concorsi è in piena fioritura. È vero che le elezioni si avvicinano - e da che mondo è mondo il pubblico impiego è un mega serbatoio di voti - ma bisogna anche considerare che dall'avvio delle operazioni alla firma del contratto, se tutto fila liscio, passa minimo un anno. Dunque, al netto delle procedure già concluse (non poche) quelle che partiranno entro il 2018 si concretizzeranno nella prossima legislatura.
GLI ENTI In ballo ci sono molte centinaia di nuovi posti fissi: si assume alla Regione, nella Sanità, in Consiglio regionale, nelle Agenzie, nei Comuni. Dopo molti anni di blocco totale, dal 2017, con il via libera da parte dello Stato (con diversi decreti) al reclutamento di personale, è partita la corsa alla riqualificazione delle macchine amministrative e alla lotta al precariato. C'è da dire che mancano figure in grado di portare avanti compiti inediti, che l'età media negli uffici è molto elevata, che non si è investito abbastanza in formazione e ammodernamento dei metodi di lavoro e delle teste delle persone, che ci sono sacche pesanti di inefficienza e di incapacità di dare risposte a cittadini e imprese. Insomma, le energie fresche servono, malgrado la Regione e il Corpo forestale abbiano in totale oltre 6000 dipendenti che costano circa 240 milioni di euro all'anno.
L'ASSESSORE «Servono ingegneri, archivisti, laureati in materie giuridico-sociali, informatici, esperti di comunicazione sui sistemi di rete, persone che sappiano di protezione dati e di fondi europei, mediatori culturali e cooperanti internazionali», sottolinea l'assessore regionale al Personale, Filippo Spanu. «C'è una carenza di dirigenti, dobbiamo ristrutturare i servizi, mettere insieme tutta la contrattazione, cioè fare un ruolo unico, per quanto possibile. Insomma, abbiamo avviato una grande opera di riorganizzazione e di miglioramento del funzionamento della macchina regionale. E poiché a febbraio si vota, l'intenzione è quella di lasciare le cose pronte per chi governerà, chiunque sarà. Non siamo interessati a “controllare” i concorsi, ma vogliamo che ci siano le persone giuste nei posti giusti».
I NUMERI Ancora: «Il numero complessivo dei dipendenti regionali sta calando, dal 2013 al 2017 la diminuzione è stata di 281 unità, il 6,1% in meno», prosegue Spanu, «e se ci sarà l'approvazione della “quota 100 +” registreremo un'ulteriore fuoriuscita notevole, centinaia di persone andranno in pensione. Insomma, questa grande operazione di reclutamento è fondamentale».
In totale le nuove assunzioni solo alla Regione saranno 426 (la Sanità, con 1200 posti annunciati è un capitolo a sé), per un costo totale di 22 milioni di euro. Per quanto riguarda i dirigenti, 4 sono stati assunti attraverso la mobilità da altre amministrazioni, per 20 posti si farà il corso-concorso («abbiamo appena preso il dirigente che seguirà il reclutamento», spiega Spanu, «entro novembre si parte»), poi ci sono le procedure concorsuali per il Corpo forestale (7 unità) e la mobilità (8). Per il personale amministrativo - 295 tra funzionari, istruttori e assistenti - una parte è stata stabilizzata in base alla legge 37 del 2017, per 80 circa sono stati banditi i concorsi interni per il passaggio dalla categoria C a quella D, e per 250 posizioni si farà il concorso esterno. Altri 33 posti sono riservati alle categorie protette. Nel Piano vengono previsti spazi di mobilità per almeno 40 lavoratori dell'Esaf, attualmente negli organici di Abbanoa. È stato inoltre pubblicato l'avviso indirizzato a oltre 2.300 dipendenti per il passaggio al livello economico superiore.
I COMUNI Danilo Fadda, assessore al Personale del Comune di Cagliari, è soddisfatto: «Siamo riusciti a utilizzare interamente le possibilità che ci ha dato lo Stato, per noi è importante dare risposte occupazionali, migliorare l'efficienza e avere figure nuove in organico, ad esempio, assumiamo un ingegnere idraulico e un geologo. Nel 2010 il Comune aveva 1508 dipendenti, nel 2017 siamo scesi a 1230, con un'età media di 55 anni. Adesso, nel triennio faremo 144 nuove assunzioni, mentre 143 persone andranno in pensione».
CONFINDUSTRIA «Bisogna trovare un equilibrio tra due esigenze: da un lato contenere la spesa pubblica, dall'altro rinnovare le competenze», sottolinea il leader degli imprenditori dell'Isola, Alberto Scanu. «Il mondo del lavoro è cambiato, il turnover si fa nelle aziende ed è corretto farlo anche nella Pubblica amministrazione. Certo, in Sardegna l'incidenza del settore pubblico è elevatissima, in sostanza, diciamo no alla chiamata di altri impiegati, siamo invece favorevoli se i contratti si fanno per profili altamente qualificati».
Cristina Cossu