«Non funziona più». I giovani migranti, ma anche alcuni turisti e cagliaritani di passaggio, seduti attorno alle 13 sulle panchine di piazza del Carmine forse non erano a conoscenza delle intenzioni del Comune, annunciate dal sindaco Massimo Zedda nell'aula del Consiglio il giorno prima: «Spegneremo il wi-fi». Detto, fatto. Le intenzioni sono diventate subito operative. Così da ieri la rete pubblica gratuita per connettersi a Internet, utilizzare i social network o inviare messaggi ed effettuare telefonate attraverso le varie applicazioni è spenta. «Abbiamo disattivato la rete wi-fi comunale in piazza del Carmine e in piazza Matteotti verso le 10», conferma l'assessora all'Innovazione tecnologica, Claudia Medda.
I PROGETTI L'iniziativa del sindaco si inserisce in un progetto più ampio per il recupero delle due piazze: il “decreto sicurezza” cittadino prevede anche l'incremento dei controlli da parte della Polizia locale come concordato con le forze dell'ordine «in uno dei comitati sulla sicurezza in Prefettura», ha chiarito Zedda. E per far rivivere piazza del Carmine è arrivato anche il via libera a un mercatino riservato a fiori, frutta, verdura ed erbe il venerdì mattina oltre a quello dell'antiquariato. Inoltre è allo studio la concessione del suolo pubblico della piazza per tavolini e sedie a bar e locali. E quando piazza del Carmine e piazza Matteotti avranno cambiato volto, il wi-fi quasi certamente verrà riattivato.
I COMMERCIANTI «Sono cresciuta in piazza del Carmine e ci lavoro da decenni», commenta Alessandra Cortis dell'agenzia di viaggi Terreluxi. «Prima era luogo di incontro per le famiglie: i genitori portavano qui i figli per farli giocare in uno spazio aperto. Da alcuni anni però non si vedono più bambini da queste parti. Nella zona regna il degrado. Personalmente sono contenta che venga disattivato il wi-fi. Serviranno però ulteriori iniziative per recuperare completamente la piazza. Inoltre penso sia necessario installare un sistema di videosorveglianza: qui ci sono anche un Tribunale, l'ufficio postale e altri uffici importanti». L'iniziativa del sindaco trova solo sostenitori. «Un'ottima idea», commenta Fedele Usai della Caffetteria Carmine. «Può essere un modo per evitare eccessivi assembramenti di giovani migranti e sbandati nostrani. Il Comune deve però fare di più. Per esempio aprire la strada che costeggia il Tar, un vicolo ora utilizzato come toilette». Bar e locali sperano inoltre di poter piazzare i tavolini nella piazza: «Attirerebbe i turisti e animerebbe la zona», aggiunge Usai. «Da troppo tempo sentiamo parlare di rilancio della piazza», ricorda l'ottico Mario Bernardi, «speriamo che questa sia la volta buona. Bene disattivare il wi-fi, magari anche solo provvisoriamente. Potrebbe essere il primo passo per dare finalmente il giusto lustro a tutta la zona. Noi commercianti siamo pronti a dare il nostro contributo».
I CONSIGLIERI Zedda, nel suo intervento in Aula, rispondendo all'interrogazione dei consiglieri Federico Ibba e Pierluigi Mannino, ha parlato di «piazza in balìa di gentaglia, in alcuni casi extracomunitari e in altri indigeni molesti. Con lo spegnimento del wi-fi non risolviamo il problema ma cerchiamo di capire come si ridistribuisce un po' di teppaglia». Ibba, a spegnimento della rete pubblica avvenuto, commenta: «Togliere il wi-fi per evitare assembramenti di sbandati, migranti e prostitute nella piazza sarà insufficiente se il sindaco non si farà promotore di una massiccia campagna di sicurezza, volta al rispetto delle regole. Basti pensare ai market, gestiti da stranieri, che vendono alcol di notte incuranti dei divieti». Mannino aggiunge: «Finalmente si sono resi conto del problema e del degrado di tutta la zona, fino a piazza Matteotti. Lo spegnimento del wi-fi forse eviterà la permanenza di gruppi di sbandati ma priverà i cittadini di un servizio. Forse si potrebbe trovare un sistema di accesso protetto alla rete». Soddisfatto anche il capogruppo del Pd, Fabrizio Rodin: «Il sindaco fa bene ad ascoltare i cittadini. Il wi-fi richiama molti nullafacenti da tutto l'hinterland cagliaritano. Spegnerlo potrebbe evitare il concentramento di queste persone».
Matteo Vercelli