MARINA. Il primo cittadino svela il trucco usato per multare chi sgarra Alcolici ai minorenni,
figli dei vigili come esca
I figli adolescenti dei vigili urbani usati come esche, quasi degli “agenti provocatori”. Mandati nei negozietti e nei bar della Marina - luogo di ritrovo privilegiato di quella generazione di ragazzini che, parole del direttore della Caritas don Marco Lai, «si sta suicidando con l'alcol» - per beccare in flagrante chi tra gli esercenti (compresi gli ambulanti abusivi) vìola il divieto di vendere e somministrare alcolici ai minori di 18 anni.
IL SINDACO A svelare il “trucco” utilizzato negli ultimi giorni dal comando della polizia municipale per smascherare i “furbetti della bottiglia”, è stato direttamente il sindaco Massimo Zedda. Lo ha fatto in Consiglio comunale, rispondendo alle interrogazioni dei consiglieri Federico Ibba e Pierluigi Mannino sul degrado del centro storico, subito dopo aver annunciato lo spegnimento della wi-fi gratuita nelle piazze del Carmine e Matteotti per scoraggiare l'assembramento in quei luoghi di migranti e «teppaglia» varia.
I MINORI “ESCA” Dopo aver ricordato che molti dei problemi di ordine pubblico derivano «dall'ubriachezza» e quindi dalla «vendita di alcolici», il primo cittadino ha spiegato così la nuova strategia: «Nei giorni scorsi - sono state le sue parole - ho dato indicazioni al comandante della polizia municipale di intensificare i controlli e sanzionare tutte le attività che non rispettano le regole riguardo alla vendita e alla somministrazione di bevande alcoliche, in alcuni casi anche attività gestite da stranieri». Oltre ai normali controlli dei vigili in divisa e in borghese, «in alcuni casi - ha spiegato Zedda - sono stati mandati i figli di agenti della polizia municipale per capire se al minore venisse venduta la bottiglia» e dunque «per vedere se rispettavano il divieto di vendita di alcolici ai minori». E molti ci sono cascati, pagando così salatissime sanzioni.
TOLLERANZA ZERO Insomma, la giunta Zedda pare davvero aver inaugurato una nuova stagione all'insegna della tolleranza zero sul fronte ordine pubblico e lotta al degrado, per molti un vero e proprio piano sicurezza che era stato a più riprese sollecitato dalla minoranza. «Abbiamo intensificato i controlli nelle ore notturne - conferma il comandante del Corpo di polizia municipale Mario Delogu - allo scopo di verificare il rispetto, tra l'altro, dell'ordinanza numero 23 (quella che vieta la vendita di alcolici da asporto in bottiglia ma non solo dopo le 22 nei rioni della movida ndr ), anche avvalendoci dell'aiuto dei figli di alcuni agenti». Particolare attenzione, più che ai bar e ai locali, che sono risultati quasi sempre in regola, è stata dedicata ai piccoli market della Marina e di Stampace gestiti prevalentemente da stranieri. «I risultati sono positivi - prosegue Delogu - negli ultimi due mesi abbiamo elevato circa 25 sanzioni». Multe pesanti, che possono arrivare sino a 500 euro e che dunque sono «in grado di scoraggiare chi non rispetta le regole, anche se - avverte il comandante della Municipale - ci sono tantissimi esercenti che hanno invece negato la vendita ai minorenni dimostrando di rispettare le norme».
GLI OPERATORI DELLA MARINA Blitz serrati che agli operatori della Marina, almeno quelli che non hanno niente da temere, non danno certo fastidio, anzi. «Ben vengano - dice Sandro Mascia, titolare del Caffè Barcellona -, noi facciamo in modo che i nostri clienti rispettino le regole, consumando ai tavolini e chiudendo a una certa ora, ma purtroppo la situazione spesso è fuori controllo. Ci sono posti che restano aperti anche tutta la notte dove vendono di nascosto bottiglie di birra o di superalcolici anche ai ragazzini, che poi bivaccano per strada facendo baccano sino alle prime luci del giorno. Io sono molto tollerante ma credo che ci sia un limite a tutto, dunque mi auguro che i controlli siano anche più stringenti perché le regole garantiscono anche noi che abbiamo investito i nostri soldi nelle nostre attività».
Massimo Ledda